sabato 29 settembre 2007

Distracted by others competitors?

A volte durante una gara di orienteering capita di trovarsi assieme ad altri concorrenti e questo crea molte distrazioni e rischi di errore.
Ieri sera ero in Sella con Roby e Vetrix (la Giadina) per un allenamento (att: pdf da 5,3 Mb). Abbiamo fatto alcune lanterne assieme e non riuscivo più a tenere il contatto con la mappa. Ho dovuto fermarmi ed aspettare che scomparissero dalla mia vista per riprendere la corsa. Chiaramente in gara non l'avrei fatto. Avrei piuttosto cercato di aproffittare dell'esperienza del mio avversario per guadagnare minuti preziosi. Ma è sempre un rischio. Come ad Aviano, dove nel tentativo di inseguire due veloci ragazzi primierotti mi sono trovato su un punto che non era il mio e senza neppure sapere dove fossi!
Queste considerazioni mi vengono dalla lettura di un articolo intitolato "Distracted by others competitors?" pubblicato su okansas.blogspot.com - Daily thoughts about orienteering
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domenica 23 settembre 2007

CO - Campionati Trentini Long - PASSO CEREDA TN

Bella gara davvero!
Tecnica al punto giusto, con un terreno corribile, ma non troppo. Il nostro mitico new-speaker Gian lo definisce "morbido", suggerendo una gara in progressione, partendo forte e finendo in crescendo. Chiaramente questi sono consigli da Elite che solo Tavernaro ha messo in pratica andando a vincere la categoria MA. Per noi comuni mortali si inizia lentamente cercando di entrare in carta e si conclude in calando vista la spossatezza che prende le nostre stanche membra dopo metà gara.
Il risultato complessivo della mia performance non è comunque per nulla malvagio. L'unica cosa di cui posso recriminare è stato uno svarione che ho commesso andando alla lanterna 16. Forse per un appannamento della vista dovuto alla stanchezza del finale o per aver girato la cartina nella direzione non corretta, mi ritrovo in una posizione sbagliata e anche se me ne avvedo quasi subito, impiego un po' per capire dove sono e cosa fare. Lascio sul campo almeno 5 min ed il sogno di una vittoria in una gara importante con avversari di rilievo nel mondo orientistico. Mi devo accontentare quindi di una quinta piazza alle spalle di Sonna, Dario, Erik e Mattia.
Peccato davvero! Perchè pur non riuscendo mai a generare una velocità importante a causa di problemi agli adduttori della coscia destra, nei punti precedenti avevo inanellato una serie di punzonature eccellenti, trovando quasi subito il punto. Solo una partenza un po' lenta per interpretare bene la carta ed un misunderstanding alla 5 che mi fa perdere 1 min.

Un'emozione particolare l'ho provata al punto di ristoro. Non capita tutti i giorni che due campioni italiani come la Nicole ed il Tommy si trovino lì a porgerti un bicchere per ristorarti e siano pronti ad incitarti su quella salitina malefica che portava alla strada con le forze che sembrano venir meno.

Non capita neppure spesso di trovare uno super-campione dell'elite che per un giorno sveste i panni del corridore per mettersi un gelato in mano e commentare la gara. Gian da questo punto di vista ha fatto un'ottima performance e penso che quando decidesse di appendere le scarpe al chiodo abbia un futuro assicurato come speaker. Quindi SteGal inizia a preoccuparti, ancora tre o quattro gare come commentatore e Gian è maturo per la sfida!

Da annotare nei fatti della giornata il ricordo commosso che tutto l'orienteering ha tributato al nostro caro Pietro. Dopo il commento toccante del Bepis, tuttisi sono fermati per un momento adi ricordo e raccoglimento. Ed in quel attimo il silenzio è stato totale. Solo il rumore del vento che agitava le cime degli alberi e lo scampanellare delle mucche al pascolo lo interrompeva.

Positivo invece è stato il debutto di Severino nel mondo orientistico. Un solo grosso errore in un MC più complessa del solito e la soddisfazione di essere l'uomo più veloce della gara quando fa fermare il tempo del LPTF su in incredibile 00:28 (con una stecca su una merda e con scarpe senza tacchetti).

Brave skodeghe! Avete organizzato proprio una bella gara! Ora però cercate di ridarci il nostro dream site. Sentiamo già la mancanza di skodeg-o.com

martedì 18 settembre 2007

Un nuovo ORI-BLOG sul web - Mustafà




Nel mondo dell'orienteering sono ormai molti gli atleti ad avere il loro sito personale o il loro blog.
Non poteva mancare quello di Nicola Trentin, la fortissima promessa del panda orienteering team valsugana. Personalmente non posso che augurargli:

BUON LAVORO!

perchè tenere un blog sempre aggiornato richiede tempo ed inventiva.

domenica 16 settembre 2007

CO - Gara Regionale Long - LAGO DI CALAITA TN

Che bello dopo tanto tempo tornare a gareggiare vicino a casa. Sveglia ad ora tarda (non proprio tardi, ma sempre meglio di certe levatacce) e partenza tranquilla verso la gara.
Lo scenario che mi viene proposto quando arrivo a Calaita è incantevole. Un bellissimo lago alpino fra un costone sassoso verso oriente ed un prato d'alpeggio ad occidente. Il tutto reso ancora più incantevole dai colori rosati delle dolomiti che troneggiano sullo sfondo. L'unica pecca è dovuta al fatto che qualche malghese, vedendo l'ora dello "smalgare", abbia ben pensato di liberarsi del letame (più corretto sarebbe dire della “trina” ossia del liquame) rimasto imbrattando alcune parti della zona di gara. Risultato: proprio un bel olezzo da malga alpina.

Arrivati in zona gara l'attesa è lunga e ne approfitto per incontrare i soliti amiconi dell'orienteering. Lubello ad esempio ha boicottato una gara di Coppa Italia di MTB per gareggiare assieme, anzi contro di me in MB. Anche Marco Rosa si lancia in MB e quando lo incontro iniziamo a discorrere sui nuovi scenari del CSI in vista delle oramai prossime elezioni del direttivo.

Ritrovo pure Davide, il quale dopo le vacanze a Lignano sta un po’ boicottando l’ori-world. In verità ha solo saltato i campionati italiani di Subbiaco per cause lavorative. Assieme a lui ci sono anche molti ragazzi del Trent-o fra cui il Fabietto, il Daves Senior e la Elena (ma quest’ultima non faceva parte del Panda una volta? Disertrice!)

Non può mancare poi, giocando in casa, lo skodeg-o team al gran completo

sabato 15 settembre 2007

CO - Campionati Trentini Sprint - CANAL SAN BOVO TN

Una gara intensa, con ben 23 punti in 3 km e 100 m di dislivello. Alla manifestazione sono presenti molti dei migliori orientisti italiani (vince Tavernaro con il tempo di 18' 30''. A ruota Gian e Rigoni. Poi Manuel, Marco ZP Bezzi, Dalen e Luca Dallavalle).
Ed io devo partire assieme a loro! Anzi per secondo dal palco allestito ad hoc per rendere più spettacolare la gara.
Vista la mia fortuna, il primo sbaglia ad andare al punto k. Io mentre mi accingo a leggere la carta approfitto della sua scelta di percorsa e lo seguo, chiaramente nella direzione sbagliata. Forse dovevo dare ascolto ad Antonio Loss, lo speaker, che quando mi ha visto scattante al via, mi consigliava di andare piano e di perdermi un po' di tempo per leggere la carta. Ma la foga e la voglia di strafare hanno preso il sopravvento.
Fortunatamente si alzano dal pubblico oltre a delle risate divertite un consiglio, ossia di andare al punto k prima di iniziare ad interpretare la mappa. E chi se lo ricordava più che in una gara di orienteeering si deve cercare questo punto prima di partire.
All'errore iniziale segue una difficoltà ad entrare subito in carta (dopo molte gare long in bosco non è facile adattarsi alla simbologia della sprint in paese. Ed ho scoperto che c'è pure una simbologia propria delle sprint che nessuno conosce, neppure gli specialisti, ma esiste!) e lascio già al primo punto oltre 2 min di errori. Troppi per una sprint!
Un altro errore da 1 min lo compio alla lanterna 4 dove vado a cercare il punto sopra la strada anzichè sotto. Per il resto errori minimi ed estrema difficoltà, soprattutto nelle strette viuzze del paese a leggere la carta in corsa ed in qualche caso anche da fermo.
Il risultato alla fine non è poi così male: 29' 52'' per un 18° posto finale. Con la soddisfazione di non venir doppiato da nessun atleta. Per cui posso anche dire che per 1'30'' sono stato 1° nella categoria ME.

domenica 9 settembre 2007

CO - Campionati Italiani Long & Relay - SUBBIACO ROMA

Questo weekend si sono disputati i campionati italiani di orienteering nella specialità long ed in quella relay.


All'appuntamento della stagione il mio team, il Panda Oreinteering Team Valsugana, risponde in massa ed organizza, riuscendo a riempirlo, un intero bus. Si va in lazio, sulle montagne di Subbiaco e precisamente sul monte Livata. Partiamo verso mezzogiorno ed arriviamo nel camping che ci ospita solo in tarda serata.
Il sabato ho la possibilità di scoprire di persona le caratteristiche del terreno laziale. Sicuramente molto diverso da quello proposto appena la settimana precedente dal Bezzi (ZP) a Marileva 1400. Un terreno particolarmente veloce, con boschi puliti e molte carbonaie. E questi sono più o meno gli unici particolari che appaiono su una cartina 1:10.000 che sembra studiata per una 1:15.000. Non rimane che orientarsi con le curve di livello. Cosa siano e a cosa servano queste righe che imbrattano tutte le carte da orientamento mi è sempre stato ostico da capire. Ma qui finalmente capisco la loro utilità e cerco di utilizzarle, come suggeritomi durante il viaggio di andata da Valer.
La gara in MB va via bene ed arrivo al traguardo, dopo neanche 50’ veramente contento e soddisfatto della gara. Non fosse che appena un paio di minuti dopo arriva al traguardo Federico Sbetta che segna un incredibile 39' 18'' che mi lascia sconfortato. Alla fine comunque non saranno in molti a battere il mio tempo e mi classifico quarto dietro a Federico, Dario e Luca Macchiavelli.

La scommessa è vinta! Infatti nei giorni precedenti Dario mi aveva sfidato dicendomi che avrebbe vinto, infliggendomi più di 8' di distacco. Il verità non aveva calcolato:
1. la presenza di un sempre fortissimo Sbetta;
2. il mio ottimo stato di forma psico-fisico di questo periodo.
Non mi resta che farmi offrire la cena vinta.


Va in ogni modo detto, che a discapito di una bella gara, senza errori vistosi, qualche sbavatura l'ho commessa. Al via ad esempio, non fidandomi delle mie capacità, scendo verso il prato per aver più visibilità. Purtroppo nel prato non si riesce a correre a causa di un brulicare di sassi e ciottoli. Essendo poi sceso troppo mi tocca faticare per ritornare in quota per andare a punzonare. Avevo detto che mi impegnavo a cercare di leggere le curve di livello, non che le sapevo leggere! Risultato: lascio sul campo almeno 2' di troppo alla prima lanterna. Alla 7 poi commetto un’altra imprecisione ed attacco la lanterna da una collinetta sbagliata. Perdo circa 40''. La 9 l’attacco dalla strada, ma entro verso la lanterna tardi e un po' di difficoltà in zona punto, lasciando lì almeno 2'. In ogni caso un attacco diretto sarebbe stato alquanto rischioso e avrebbe potuto farmi lasciare sul terreno molti più minuti. L'errore della gara arriva invece alla lanterna 11. Corro assieme a Roberto e questo in qualche modo mi distrae e sbaglio a contare le chiazze gialle da attraversare ed arrivo in quella prima. Fortunatamente è lo stesso Roberto che di ritorno dalla sua lanterna mi dà la dritta per andare alla mia. Perdo tuttavia almeno 2'30''.


La serata si scende a Jenne per le premiazioni e la cena. Abbiamo così l'occasione di sorbirci 2 ore e mezza di premiazioni, con svarioni e strafalcioni del presentatore a iosa. Penso che ogni orientista abbia rimpianto la mancanza di SteGal, il nostro MITICO speaker. E poi un'altra ora di coda per la cena.
E alla fine della giornata SUPER FESTA DEI 18 ANNI di ELENA culminata con l'ormai donna a cantare sul palco le canzoni dei Nomadi con la posa del miglior Vasco (mani in tasca ed la disinvoltura di un cantante navigato). Neppure Ema, il nostro super attore, avrebbe saputo fare di meglio.


La giornata seguente mi attende una nuova long. Il percorso infatti della gara a staffetta risulta più lungo di 210 m e con un dislivello maggiore di 115 m rispetto alla long del giorno prima. Qualche cosa non mi torna! Ma non è un grosso problema, salvo per una grande e dolorosa vescica sotto il piede destro che non mi permette di sfruttare la mia poderosa falcata (ogni tanto una cazzata si può anche sparare). Io tuttavia, al contrario della Laura Scaravonati, sono più magnanimo nei confronti dei miei pochi lettori e quindi evito di mettere le foto dei miei piedi su questo blog.
Allora cominciamo dalla sveglia all'alba, colazione veloce e poi si prepara il borsone. Fin qui nulla di strano, salvo che, poi, al momento di salire in pullman (ora stabilita di partenza 8.30 ed io mi presento alle 8.29) non trovo più nessuno, ne pullman, ne pandughi. Se ne sono andati senza di me, destinazione gara! Non è che la squadra mi stia mandando un messaggio subliminale: Eddy, forse è meglio che ti ritiri dall'orienteering! Che poi, forse, non avrebbero tutti i torti.
In barba a tutti riesco comunque ad arrivare in zona gara e a partire. Faccio una gara discreta, ma nulla di più. Non riesco a mantenere un ritmo gara come il giorno precedente. Corro 35' più lento al kms. Ma il piede mi duole e non mi permette di andare al massimo. La gara comunque corre via bene e fino al punto spettacolo (la lanterna 12) sono con gente molto più forte di me: tipo Dipa e Zarfati. Poi un lapsus, una svista, perdo la concentrazione o, sarebbe meglio dire, la testa e mi disperdo nel bosco alla ricerca della lanterna 185, la mia quattordicesima e terzultima. 9' 32'' su un punto da 2' massimo. Un errore importante che mi impedisce di dare il cambio a Federico assieme a dei buoni e veloci trenini.
La gara nel complesso è buona. Vanno bene anche i miei compagni di batteria 2F7 e il BeatoPaolo. Alla fine ci piazziamo in una dignitosissima 13 piazza in 3h 46' 45'', centrando in pieno gli obbiettivi che ci eravamo preposti (bhe, in verità obbiettivi particolari non ne avevamo. L'importante era arrivare! In tal senso siamo andati anche oltre quanto sperato con tre staffette pulite su tempi perfettibili, ma in linea con le nostre capacità e senza errori gravi)


E' stata una due giorni intensa e fruttuosa. Mi ha lasciato molti momenti gioiosi, ma anche tanta stanchezza, fra gare e lunghissime trasferte.

domenica 2 settembre 2007

CO - Trofeo delle regioni - MARILEVA TN

Weekend all'insegna dell'orienteering, con le rappresentative delle regioni e delle province autonome schierate al gran completo. Anche se ci sono state alcune defezioni, la lista dei partenti è più che di prim’ordine. Il problema è che le categorie a disposizione sono solamente quelle assolute. Tanto vale, quindi, rassegnarsi a prendere delle bastonate in classifica ed approfittare dell'occasione. Ci sono percorsi particolarmente impegnativi che permettono di fare pratica ed imparare molto soprattutto per un neofita come me. E così è stato!

Torno a casa dalla 2 giorni felice sia per il bei momenti passati assieme agli amici orientisti, sia soddisfatto per le prestazioni esibite.

Sabato il risultato migliore, un 35'45'' che consente al mio compagno di staffetta 2F7 (Federico Fratton) di partire in sesta posizione a soli 6 minuti dal fortissimo Stefano Cristellon che nella staffetta di Trentinino 1 ha fatto il vuoto dietro di se. Una gara quasi perfetta su un terreno impegnativo e con dei verdi a volte molto fitti. Una sola imprecisione dalla lanterna 7 alla 8 dove vengo forviato da una lanterna posta nelle vicinanze che non centrava con la mia gara.

Più difficoltosa risulta invece la M21K di domenica, gara di 5,9 km con 180 m di dislivello portata a termine in 1h 53' 40''. Un tempo viziato da due errori vistosi uno nell'andare verso la 6 dove vengo raggiunto dal mio compagno di squadra 2F7 partito 3' dopo di me e con il quale faremo parte dei punti restanti. Altro errore nell’andare alla 12. Arrivo basso al punto d’attacco che nella fattispecie è una strada. Pur non avendo ben chiaro il punto esatto dove sono sul sentiero, attacco comunque, fallendo la lanterna e perdendomi nel bosco senza più riferimenti certi. E trascino nell’errore anche Federico che in quel tratto si era fidato della mia apparente sicurezza nell’attaccare il punto. Nel frattempo lo perdo. Lui troverà poco dopo la lanterna, io ci impiegherò ancora qualche minuto. A questo punto i tratti tecnici in un verde spesso connotato dalla gradazione 3, la massima che un orientista possa trovare, sono finiti. Anche le zone sassone diventano più rade e percorribili. Non mi è restato quindi altro da fare che correre nel disperato tentativo di un recupero improbabile, utile almeno a fermare il tempo su un parziale dignitoso. E non mi posso lamentare visto che arrivo con il doppio del tempo del primo concorrente, tale imprendibilissimo Caraglio, vincitore della categoria assoluta la settimana prima in Lessinia dove aveva fatto segnare un ex-equo con Emiliano Corona. E gli altri rivali più abbordabili erano tutti abbondantemente sopra l’ora e mezza.