Una gara intensa, con ben 23 punti in 3 km e 100 m di dislivello. Alla manifestazione sono presenti molti dei migliori orientisti italiani (vince Tavernaro con il tempo di 18' 30''. A ruota Gian e Rigoni. Poi Manuel, Marco ZP Bezzi, Dalen e Luca Dallavalle).
Ed io devo partire assieme a loro! Anzi per secondo dal palco allestito ad hoc per rendere più spettacolare la gara.
Vista la mia fortuna, il primo sbaglia ad andare al punto k. Io mentre mi accingo a leggere la carta approfitto della sua scelta di percorsa e lo seguo, chiaramente nella direzione sbagliata. Forse dovevo dare ascolto ad Antonio Loss, lo speaker, che quando mi ha visto scattante al via, mi consigliava di andare piano e di perdermi un po' di tempo per leggere la carta. Ma la foga e la voglia di strafare hanno preso il sopravvento.
Fortunatamente si alzano dal pubblico oltre a delle risate divertite un consiglio, ossia di andare al punto k prima di iniziare ad interpretare la mappa. E chi se lo ricordava più che in una gara di orienteeering si deve cercare questo punto prima di partire.
All'errore iniziale segue una difficoltà ad entrare subito in carta (dopo molte gare long in bosco non è facile adattarsi alla simbologia della sprint in paese. Ed ho scoperto che c'è pure una simbologia propria delle sprint che nessuno conosce, neppure gli specialisti, ma esiste!) e lascio già al primo punto oltre 2 min di errori. Troppi per una sprint!
Un altro errore da 1 min lo compio alla lanterna 4 dove vado a cercare il punto sopra la strada anzichè sotto. Per il resto errori minimi ed estrema difficoltà, soprattutto nelle strette viuzze del paese a leggere la carta in corsa ed in qualche caso anche da fermo.
Il risultato alla fine non è poi così male: 29' 52'' per un 18° posto finale. Con la soddisfazione di non venir doppiato da nessun atleta. Per cui posso anche dire che per 1'30'' sono stato 1° nella categoria ME.
Ed io devo partire assieme a loro! Anzi per secondo dal palco allestito ad hoc per rendere più spettacolare la gara.
Vista la mia fortuna, il primo sbaglia ad andare al punto k. Io mentre mi accingo a leggere la carta approfitto della sua scelta di percorsa e lo seguo, chiaramente nella direzione sbagliata. Forse dovevo dare ascolto ad Antonio Loss, lo speaker, che quando mi ha visto scattante al via, mi consigliava di andare piano e di perdermi un po' di tempo per leggere la carta. Ma la foga e la voglia di strafare hanno preso il sopravvento.
Fortunatamente si alzano dal pubblico oltre a delle risate divertite un consiglio, ossia di andare al punto k prima di iniziare ad interpretare la mappa. E chi se lo ricordava più che in una gara di orienteeering si deve cercare questo punto prima di partire.
All'errore iniziale segue una difficoltà ad entrare subito in carta (dopo molte gare long in bosco non è facile adattarsi alla simbologia della sprint in paese. Ed ho scoperto che c'è pure una simbologia propria delle sprint che nessuno conosce, neppure gli specialisti, ma esiste!) e lascio già al primo punto oltre 2 min di errori. Troppi per una sprint!
Un altro errore da 1 min lo compio alla lanterna 4 dove vado a cercare il punto sopra la strada anzichè sotto. Per il resto errori minimi ed estrema difficoltà, soprattutto nelle strette viuzze del paese a leggere la carta in corsa ed in qualche caso anche da fermo.
Il risultato alla fine non è poi così male: 29' 52'' per un 18° posto finale. Con la soddisfazione di non venir doppiato da nessun atleta. Per cui posso anche dire che per 1'30'' sono stato 1° nella categoria ME.
Nessun commento:
Posta un commento