domenica 12 ottobre 2008

CO - Jenesiem

Ormai siamo agli sgoccioli. La stagione è quasi conclusa e, forse perchè tutti pensano che gli atleti sono all'apice della stagione, ci vengono continuamente proposte gare estenuanti e lunghissime:
Highlands Open 1 h 35''
Campionati Italiani Long CO 1 h 37 '
Campionati Italiani Long MTBO 1 h 48'
Campionati Trentini Long 1 h 33'
Finale di Coppa Italia 1 h 30'
Ovviamente sabato sono in Norvegia e la gara sarà ancora più lunga.


Comunque stare per così tanto tempo nel bosco a stretto contatto con la cartina non mi dispiace affatto. E sicuramente finire queste mezze maratone dell'orienteering da un senso di appagamento ed soddisfazioni notevoli.
A Jenesien ( Stegal docet ed il nome mi piace alquanto) si capisce gia guardando le lunghezze che la gara sarà lunga ed atletica 9,6 km con 310 m di dislivello che porterò a termine con un per me impressionante 7' 20''/kms. Non un gran che se comparato con i 5' 35''/kms di Tom che vince la categoria o ai 4' 15'' di Mamleev nella ancor più lunga ME, ma per me rappresenta sicuramente una velocità ragguardevole.
Inizio subito col mettere alla prova le mie gambe dalla zona del ritrovo alla partenza in quanto i ravvedo solo all'ultimo che la mia partenza era 20' prima di quando la pensassi. Riesco comunque ad arrivare allo start con ben un minuto di vantaggio rispetto all'ora di partenza e parto in orario. Approfitto del fatto di dover entrare in carta al primo punto per rifiatare un po' e poi via a cercare delle lanterne sempre un po' imbucate, ma spesso relativamente facili da raggiungere. I prati e soprattutto le staccionate, anche se rallentavano non poco la corsa, rendevano più agevole il mio compito di orientare la mappa e di non perdermi.
Questo non significa che la gara sia priva di errori. Tutt'altro! Ma alla fine i minuti persi a "pascolare" non sono stati troppi. Dopo aver concluso abbastanza bene le prime 4 lanterne, forse galvanizzato dalla fortuna, punto ad attaccare la quinta lanterna sfruttando la direzione: oriento la bussola nella direzione del punto e giù come un missile a trovare un ... un fiumiciattolo non segnato in carta? Ma come! Ma non è possibile! E la staccionata? Va bhe di quelle ce ne sono tante, magari e stata realizzata dopo la carta. Anche se ... le curve del terreno ...
Non è che per caso mi sono perso?
Tutto, ma quello no! Avevo sbagliato direzione, ma alla fine mi sono rilocalizzato velocemente e sono ripartito, sta volta seguendo la mappa e non quell'infernale strumento che va sotto il nome di bussola.
Ovviamente di strumenti infernali nell'orienteering ce ne sono più di uno e andando alla sei scopro l'accanimento che la cartina riserva nei miei confronti. Dapprima sbaglio il sentiero alluntanandomi dalla zona punto. Poi mi correggo e finisco su un lago ... ma forse ... ma l'acqua dov'è? Vedo solo un canneto. E se fosse il lago segnato in carta? Meglio non provare a metterci i piedi dentro che non si sa mai. Insomma per farla breve finisco contro un'altra staccionata prima di rilocalizzarmi ed andare a trovare il punto. Punto davanti al quale ero già passato un paio di volte senza vederlo.
Poi la mia corsa si fa più spedita e ripiglio un po' di energie con un integratore prima del lungo rasch finale. Nella lunga corsa verso la 9 ripiglio un tale che scoprirò più tardi essere Paolo Mario Grassiche capace di arrivare al traguardo con un buon 1' 15''. Farò i punti dal 10 al 12 sfruttando il suo fiuto da vero cercatore di lanterne soprattutto in zona punto.
La gara poi procede abbastanza bene, salvo la difficoltà a trovare la penultima lanterna posizionata in compagnia di almeno altre 2 sue compagne, che io chiaramente scoprirò prima di quella. Perchè anch'io ho un certo fiuto per le lanterne, basta che non siano le mie!

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