Dalle mani del nuovo tracciatore Fabio Dalla Riva è uscita non una gara di orienteering, ma una ode al divertimento e alla gioia di correre nei boschi! Come fare 7,7 km con 420 m di dislivello e non sentirli nelle gambe! O quasi!
Da subito ho qualche problemino tecnico dovuto alla "stanchezza" accumulata la sera prima! E se allo start c'è Davide Bettega ad aiutarmi a punzonare, verso le prime 2 lanterne non c'è proprio nessuno e va a finire che lascio almeno 4' alla prima e 30'' alla seconda lanterna.
Poi le sensazioni migliorano. Anche le gambe iniziano ad ingranare e corro via bene fino alla lanterna 17. Andando alla 5 vengo raggiunto da Federico Sbetta con il quale farò la restante parte di gara fin quasi al traguardo. E anche se, dopo avermi visto sbagliare nell'andare alla 17, mi avrebbe voluto lasciar andare perchè è così che secondo lui si impara a fare orienteering, gli è uscito un accenno di richiamo che mi ha fatto ravvedere della cazzata che stavo per fare prendendo per errore una strada al posto dell'altra. Sono molto contento della collaborazione che siamo riusciti a tenere in gara, con lui che mi insegna la strada giusta ed io che diligentemente la seguo! E quale altro tipo di collaborazione credevate che ci potesse essere tra un ex-campioncino come Federico ed un brocco come me? Ma a freddo posso dire di aver imparato molto più da questa gara fatta in coppia che da molte altre condotte in solitaria. Scoprire quali sono le scelte più ragionevoli per un vero orientista, vederlo muoversi nei boschi con una logica sopraffina, vedere come si attacca un punto e scoprire che anche quelli bravi hanno esitazioni ... ma non si perdono mai! E forse sta proprio qui la differenza tra uno che fa orientamento ed uno che si diverte a correre nei boschi!
Insomma anche se ne è uscita una gara quasi perfetta, non è stata la mia gara perfetta! Quantomeno non la mia! Esco comunque da questa gara e da quella di sabato con un bagaglio di conoscenze decisamente migliore. Ed ho visto, forse per la prima volta in vita mia, cosa significhi fare del orientamento vero, ad alto livello. E mi è piaciuto assai!
Mi sa che da domani si inizia con degli allenamenti ancora più duri ed intensi, per cercare un giorno di accarezzare un sogno che questo week end ho potuto intuire!
Un messaggio alla fine per Silvano. Altro che tornare alla MB! Dobbiamo cercare di migliorarci e di superare i nostri avversari della MA, uno alla volta. Il tempo è dalla nostra e magari un giorno ci aprirà anche le porte della categoria regina! Ma con calma, con molta calma che poi le gare diventano ancora più lunghe e faticose!
Da subito ho qualche problemino tecnico dovuto alla "stanchezza" accumulata la sera prima! E se allo start c'è Davide Bettega ad aiutarmi a punzonare, verso le prime 2 lanterne non c'è proprio nessuno e va a finire che lascio almeno 4' alla prima e 30'' alla seconda lanterna.
Poi le sensazioni migliorano. Anche le gambe iniziano ad ingranare e corro via bene fino alla lanterna 17. Andando alla 5 vengo raggiunto da Federico Sbetta con il quale farò la restante parte di gara fin quasi al traguardo. E anche se, dopo avermi visto sbagliare nell'andare alla 17, mi avrebbe voluto lasciar andare perchè è così che secondo lui si impara a fare orienteering, gli è uscito un accenno di richiamo che mi ha fatto ravvedere della cazzata che stavo per fare prendendo per errore una strada al posto dell'altra. Sono molto contento della collaborazione che siamo riusciti a tenere in gara, con lui che mi insegna la strada giusta ed io che diligentemente la seguo! E quale altro tipo di collaborazione credevate che ci potesse essere tra un ex-campioncino come Federico ed un brocco come me? Ma a freddo posso dire di aver imparato molto più da questa gara fatta in coppia che da molte altre condotte in solitaria. Scoprire quali sono le scelte più ragionevoli per un vero orientista, vederlo muoversi nei boschi con una logica sopraffina, vedere come si attacca un punto e scoprire che anche quelli bravi hanno esitazioni ... ma non si perdono mai! E forse sta proprio qui la differenza tra uno che fa orientamento ed uno che si diverte a correre nei boschi!
Insomma anche se ne è uscita una gara quasi perfetta, non è stata la mia gara perfetta! Quantomeno non la mia! Esco comunque da questa gara e da quella di sabato con un bagaglio di conoscenze decisamente migliore. Ed ho visto, forse per la prima volta in vita mia, cosa significhi fare del orientamento vero, ad alto livello. E mi è piaciuto assai!
Mi sa che da domani si inizia con degli allenamenti ancora più duri ed intensi, per cercare un giorno di accarezzare un sogno che questo week end ho potuto intuire!
Un messaggio alla fine per Silvano. Altro che tornare alla MB! Dobbiamo cercare di migliorarci e di superare i nostri avversari della MA, uno alla volta. Il tempo è dalla nostra e magari un giorno ci aprirà anche le porte della categoria regina! Ma con calma, con molta calma che poi le gare diventano ancora più lunghe e faticose!
4 commenti:
quello che ti mancava per passare da una gara quasi perfetta ad una perfetta stava nei 2 litri di birra che ti sei dimenticato di bere sabato sera...
lo dovresti sapere che la birra da molta energia... :-)
No, ti assicuro che non sarei stato in grado di ingerire neppure un altro sorso di birra sabato sera! Però forse hai ragione, questo potrebbe essere uno degli aspetti da allenare durante il prox inverno! Magari iniziando con qualche martedì al fiorentina.
Tu ormai sei vecchio, non sei più un universitario e quindi non puoi più andare agli happy hour al fiorentina... al massimo mangiarti una fiorentina
Posso spacciarmi per un fuori corso! Sempre meglio che fare la matricola! E se mi va male farò un salto al Picaro!
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