Dopo il filotto di gare long quasi eccessivo è giunto il momento di staccare con la corsa orientamento. Ne approfitto allora per salire in sella ad una bici e passare un week-end all'insegna delle due ruote e dello svago.
La serata del sabato inizia con una deliziosa cenetta in un agritur nei pressi di Tarcento e prosegue in un disco pub della zona (devo ringraziare la Giuliana per averci accompagnato in questi simpatici posticini!). Nel locale troviamo ben tre addii al nubilato e molta, molta fiesta! Eccezionalmente riusciamo pure a convincere Robyt ad unirsi a noi nella caliente notte friulana!
Peccato solo che ad un certo punto della serata (l'ora viene omessa per evitare ritorsioni da parte della società) abbiamo dovuto rinunciare ai ritmi festaioli per concentrarci su quello che era lo scopo della gita: la gara di MTBO.
A San Daniele, l'indomani mattina mi attende una gara piacevole, anche se a tratti risulta un po' spericolata. La tratta per andare alla lanterna 6 - 78 ad esempio la faccio, e come me tanti altri, lungo una strada descritta come ad alta percorribilità, ma che risulta invece uno spesso strato lacustre, pieno di fango ed acqua. Non c'è altro da fare che scendere dalla bici e correre nella melma!
Una grossa ingenuità la commetto al pronti e via. Quando suona il bip della partenza sono ancora tranquillamente assorto nella piegatura della cartina che non ne voleva proprio sapere di entrare nel nuovo leggio costruito ad hoc per l'evento. Commetto poi un'esitazione alla 4 e mi perdo fra i campi nell'andare alla 5. Inutile invece parlare ancora dell'immonda tratta che porta alla 6. Il mio più grosso limite rimane comunque la velocità di pedalata. Le volte che sono andato in bici quest'anno si possono contare su di una sola mano e non posso pretendere di più da una gamba così arrugginita.
Nel complesso tuttavia non mi posso lamentarmi di un 11 posto alla mia prima ME.
La serata del sabato inizia con una deliziosa cenetta in un agritur nei pressi di Tarcento e prosegue in un disco pub della zona (devo ringraziare la Giuliana per averci accompagnato in questi simpatici posticini!). Nel locale troviamo ben tre addii al nubilato e molta, molta fiesta! Eccezionalmente riusciamo pure a convincere Robyt ad unirsi a noi nella caliente notte friulana!
Peccato solo che ad un certo punto della serata (l'ora viene omessa per evitare ritorsioni da parte della società) abbiamo dovuto rinunciare ai ritmi festaioli per concentrarci su quello che era lo scopo della gita: la gara di MTBO.
A San Daniele, l'indomani mattina mi attende una gara piacevole, anche se a tratti risulta un po' spericolata. La tratta per andare alla lanterna 6 - 78 ad esempio la faccio, e come me tanti altri, lungo una strada descritta come ad alta percorribilità, ma che risulta invece uno spesso strato lacustre, pieno di fango ed acqua. Non c'è altro da fare che scendere dalla bici e correre nella melma!
Una grossa ingenuità la commetto al pronti e via. Quando suona il bip della partenza sono ancora tranquillamente assorto nella piegatura della cartina che non ne voleva proprio sapere di entrare nel nuovo leggio costruito ad hoc per l'evento. Commetto poi un'esitazione alla 4 e mi perdo fra i campi nell'andare alla 5. Inutile invece parlare ancora dell'immonda tratta che porta alla 6. Il mio più grosso limite rimane comunque la velocità di pedalata. Le volte che sono andato in bici quest'anno si possono contare su di una sola mano e non posso pretendere di più da una gamba così arrugginita.
Nel complesso tuttavia non mi posso lamentarmi di un 11 posto alla mia prima ME.
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