Dopo la nottata passata in un simpatico ostello nei pressi del centro gare, la mattina mi dirigo verso la partenza accusando qualche dolorino dalla giornata precedente. In particolare i chiodi sotto le scarpette mi fanno dolere non poco il piede.
Dopo le vistose cazzate fatte la giornata precedente decido di adottare una tattica di gara più attenta, limitando la velocità per mantenere sempre alto il contatto con la carta. E dove riesco a mettere in pratica questa strategia la gara fila via liscia. Non sono però molti i punti dove la cosa mi riesce. Già alla seconda lanterna sbaglio e finisco nel prato a fianco di quello a cui dovevo arrivare.
Alla 4 decido di andare lentamente ed arrivo senza problemi al punto. Alla 5 invece le cose sono già più difficili e mi perdo in un posto non ben precisato della carta fino ad arrivare a trovare la lanterna 6. Da qui risulta facile risalire alla 5 per poi tornare in gara. Alla 9 devio troppo dalla direzione arrivando a fermarmi su una line d'arresto posta oltre la lanterna, forse un po' troppo oltre! Si tratta infatti di un bivio lontano 150 m dalla lanterna. Ma questo errore è solo il prologo della peggior tratta della due giorni. Andando alla 10 parto attento e percorro 300 m sfruttando le forme del terreno. Poi decido di lanciarmi in direzione fini ad arrivare alla strada che passa davanti. Oriento la bussola e via. Il risultato è però ben diverso da quello che mi aspettavo e lo capisco quando incontro la strada ortogonale a quella che dovevo raggiungere. Errore nell'uso della bussola di circa 70°. Un po' troppi.
Le ultime lanterne sono un po' più semplici, ma la mia fiducia in me stesso è oramai prossima a zero e preferisco fare giri più lunghi e sicuri per raggiungere il punto. Ultimo svarione della giornata lo commetto quando esco dalla 15 e trovo subito la lanterna, peccato che sia la 17 e non la 16.
La mia fortuna maggiore in questa due giorni è stata quella di trovare in ben tre occasioni la lanterna successiva a quella che andavo a ricercare permettendomi di limitare in termini cronometrici i danni relativi agli orrori commessi.
Per il resto c'è ancora tanto da lavorare per arrivare ad una tecnica ottimale. I problemi maggiori li ho avuti soprattutto nell'uso della bussola e sicuramente degli esercizi con la bussola sarebbero indicati per farmi prendere confidenza con il mezzo.
La due giorni è stata comunque piacevole e divertente. Mi ha rallegrato in particolare il fatto di rivedere le faccie dei numerosi amici orientisti che oramai non vedevo da un po' di tempo.
Dopo le vistose cazzate fatte la giornata precedente decido di adottare una tattica di gara più attenta, limitando la velocità per mantenere sempre alto il contatto con la carta. E dove riesco a mettere in pratica questa strategia la gara fila via liscia. Non sono però molti i punti dove la cosa mi riesce. Già alla seconda lanterna sbaglio e finisco nel prato a fianco di quello a cui dovevo arrivare.
Alla 4 decido di andare lentamente ed arrivo senza problemi al punto. Alla 5 invece le cose sono già più difficili e mi perdo in un posto non ben precisato della carta fino ad arrivare a trovare la lanterna 6. Da qui risulta facile risalire alla 5 per poi tornare in gara. Alla 9 devio troppo dalla direzione arrivando a fermarmi su una line d'arresto posta oltre la lanterna, forse un po' troppo oltre! Si tratta infatti di un bivio lontano 150 m dalla lanterna. Ma questo errore è solo il prologo della peggior tratta della due giorni. Andando alla 10 parto attento e percorro 300 m sfruttando le forme del terreno. Poi decido di lanciarmi in direzione fini ad arrivare alla strada che passa davanti. Oriento la bussola e via. Il risultato è però ben diverso da quello che mi aspettavo e lo capisco quando incontro la strada ortogonale a quella che dovevo raggiungere. Errore nell'uso della bussola di circa 70°. Un po' troppi.
Le ultime lanterne sono un po' più semplici, ma la mia fiducia in me stesso è oramai prossima a zero e preferisco fare giri più lunghi e sicuri per raggiungere il punto. Ultimo svarione della giornata lo commetto quando esco dalla 15 e trovo subito la lanterna, peccato che sia la 17 e non la 16.
La mia fortuna maggiore in questa due giorni è stata quella di trovare in ben tre occasioni la lanterna successiva a quella che andavo a ricercare permettendomi di limitare in termini cronometrici i danni relativi agli orrori commessi.
Per il resto c'è ancora tanto da lavorare per arrivare ad una tecnica ottimale. I problemi maggiori li ho avuti soprattutto nell'uso della bussola e sicuramente degli esercizi con la bussola sarebbero indicati per farmi prendere confidenza con il mezzo.
La due giorni è stata comunque piacevole e divertente. Mi ha rallegrato in particolare il fatto di rivedere le faccie dei numerosi amici orientisti che oramai non vedevo da un po' di tempo.
1 commento:
Grandissimo EDDY! leggere il tuo resoconto, oltre a farmi ridere di gusto, mi consola di qualche errore di troppo in Slovenia :-) e poi capisco alcune tue scelte incomprensibili sul ROUTE GADGET! Ci si vede domani, ciao
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