Tornano finalmente le agognate montagne trentine! Dopo le macroforme dolci delle colline ungheresi, dopo una sprint in centro storico a Fondo ed una indecifrabile cartina di Sfruz, dopo ancora dei campionati italiani spinosi. Dopo tutto questo, si torna a correre su e giù per le nostre montagne.
Il percorso che ha studiato Tuzzi è stato decisamente fisico (raramente in una gara di orenteering sono riuscito ad andare così spesso in affanno. E trovare la lanterna in questi casi è decisamente complicato), ma è stato anche quantomai tecnico, con grappoli di lanterne difficili a cui si succedevano trattone con scelte mai banali. Penso che sia ancora aperta la discussione sulla tratta che porta alla lanterna 17, con Miska e Rigoni che dopo aver fatto registrare ottimi tempi su tale tratta ammettono che la scelta bassa dei fratelli Dallavalle fosse migliore ( un minuto alla loro velocità - un po' di più alla mia ...) .
Il divertimento con un percorso del genere è assicurato,dalla partenza fino al traguardo, dove collasso a terra e mi faccio cullare da un tenero venticello dolcemente sdraiato sul morbido prato che ospita il finish. Mi riprendo così da quella che forse per durezza è stata la più intensa e d impegnativa gara che ricordi. Il risultato cronometrico, anche se mi relega agli ultimi posti della classifica, è buono. Oggi solo i migliori atleti in circolazione hanno scelto di cimentarsi in MA ed era quindi improponibile pensare di stare loro davanti. Ma i distacchi sono contenuti ( superbig a parte - vedi Miska e Rigoni ad esempio) anche grazie all'aiuto di qualche trenino interessante lungo il percorso.
Avere l'assistenza dell'Auser sul primo trattone mi aiuta a tenere un ritmo alto lungo tutta la tratta. Peccato solo per una imprecisione in zona punto che ci ha fatto un paio di minuti. Con un impressionante Jonny affronto una zona più tecnica e rimango impressionato dalla sua velocità abbinata alla precisione nel trovare le lanterne. Devastante è stato invece cercare di tenere il duo Stefano - Cannella che mi ha raggiunto verso la fine della trattona lunga ( eravamo andati tutti e tre sulla scelta alta, come Miska per intendersi). Finita la parte più tecnica hanno ingranato una marcia costante ed elevata che mi ha costretto ben presto a lasciarli. Mentre loro si involavano verso il traguardo, io riagguantavo Auser e con lui mi avviavo a cercare le ultime lanterne.
Il percorso che ha studiato Tuzzi è stato decisamente fisico (raramente in una gara di orenteering sono riuscito ad andare così spesso in affanno. E trovare la lanterna in questi casi è decisamente complicato), ma è stato anche quantomai tecnico, con grappoli di lanterne difficili a cui si succedevano trattone con scelte mai banali. Penso che sia ancora aperta la discussione sulla tratta che porta alla lanterna 17, con Miska e Rigoni che dopo aver fatto registrare ottimi tempi su tale tratta ammettono che la scelta bassa dei fratelli Dallavalle fosse migliore ( un minuto alla loro velocità - un po' di più alla mia ...) .
Il divertimento con un percorso del genere è assicurato,dalla partenza fino al traguardo, dove collasso a terra e mi faccio cullare da un tenero venticello dolcemente sdraiato sul morbido prato che ospita il finish. Mi riprendo così da quella che forse per durezza è stata la più intensa e d impegnativa gara che ricordi. Il risultato cronometrico, anche se mi relega agli ultimi posti della classifica, è buono. Oggi solo i migliori atleti in circolazione hanno scelto di cimentarsi in MA ed era quindi improponibile pensare di stare loro davanti. Ma i distacchi sono contenuti ( superbig a parte - vedi Miska e Rigoni ad esempio) anche grazie all'aiuto di qualche trenino interessante lungo il percorso.
Avere l'assistenza dell'Auser sul primo trattone mi aiuta a tenere un ritmo alto lungo tutta la tratta. Peccato solo per una imprecisione in zona punto che ci ha fatto un paio di minuti. Con un impressionante Jonny affronto una zona più tecnica e rimango impressionato dalla sua velocità abbinata alla precisione nel trovare le lanterne. Devastante è stato invece cercare di tenere il duo Stefano - Cannella che mi ha raggiunto verso la fine della trattona lunga ( eravamo andati tutti e tre sulla scelta alta, come Miska per intendersi). Finita la parte più tecnica hanno ingranato una marcia costante ed elevata che mi ha costretto ben presto a lasciarli. Mentre loro si involavano verso il traguardo, io riagguantavo Auser e con lui mi avviavo a cercare le ultime lanterne.
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