domenica 14 settembre 2008

CO - Campionati Italiani Long & Relay


La stagione orientistica ha raggiunto questo week end l'apice con i campionati italiani che contano, quelli a distanza classica. La distanza che ti stronca, nella quale le gambe si ribellano e non vogliono saperne di andare avanti. Anche se tutto sommati a Pievepelago, nell'appennino modenese, i tracciati sono stati filanti, un ora e mezza di gara si è fatta sentire tutta nelle gambe.
Sempre affascinante la staffetta, in cui si uniscono le diverse doti orientistiche degli staffettisti per arrivare ad un risultato di squadra ancora più carico di significato rispetto ad una gara normale. In queste situazioni la paura di sbagliare è tanta, anche perchè un proprio errore può compromettere le fatiche e gli sforzi dei compagni. Quest'anno mi è stata data la responsabilità e l'onore di rappresentare il Panda nella staffetta assoluta, quella che conta, che assegna il titolo più importante. Chiaramente le nostre possibilità di vittoria erano prossime allo 0. Ipotizzando diverse soluzioni, le uniche chance di vittoria ce le avevamo se tutti gli altri team facevano PM o PE. Come dire che era meglio puntare a fare una gara regolare ed accontentarsi di sfide contro avversari più abbordabili. Al lancio Federico Sbetta fa una gara maiuscola, che mi permette di partire prima di squadre più titolate come ad esempio quella della forestale. Sulla salita al primo punto capisco subito che la gara è molto fisica ed è meglio dimenticare subito la stanchezza accumulata il giorno prima. Il primo gruppo di lanterne, quello fino al punto spettacolo lo faccio lottando contro Trent-o 1 ( Emilio per intendersi) che poi perdo nella discesa verso la 11. Nel corso della gara non riesco mai ad entrare bene in carta e macchio la prova con diversi errori e costanti insicurezze e sbavature. Alla fine mi galvanizzo quando riesco a raggiungere il Crea Rossa di Mirko che nel frattenpo mi aveva raggiunto e superato e riesco ad uscire con una buona progressione sulle ultime 3 lanterne lanciando il Federico Fratton per la terza e conclusiva prova. Alla fine, con un buon risultato di squadra ed andando vicino a quello che poteva essere il limite imposto dalle nostre attuali capacità orientistiche, ci piazziamo in 16° posizione alle spalle del Semiperdo del fortissimo Andrea Seppi e, seppur di poco, del Subbiaco capitanato dalla Maria Novella Sbaraglia. Trent-o 1 ci ha pesantemente distaccati, ma riusciamo a lasciarci alle spalle i cugini del Crea Rossa dopo una lotta alla pari che si è decisa solo nelle battute finali, Trent-o 2 e soprattutto il temutissimo team del Erebus Vicenza 2 di Cosimo.

P.S. ringrazio SuperLau che per una giornata ha smesso i panni dell'atleta per vestire quelli del fotografo. Dal suo album fotografico è presa la foto che vi ho proposto.

5 commenti:

Cosimo ha detto...

complimenti a voi... e lo dico a denti stretti perchè quando sono partito ho pensato solo a cacciare la tuta rossa di federico... senza l'erroraccio alla 9° forse ce l'avrei fatta... forse... onore a voi e la prossima volta farò allenare di più i miei compagni :-) salutoni

Eddys ha detto...

Bravo, io invece dovrò allenare di più me stesso! E pensa che se aumenti i tuoi allenamenti potresti sempre passare di grado, in Erebus 1. E allora sarebbe un'altra musica!

Anonimo ha detto...

Bravo putel... e pensare che mentre io abbandonavo la mia gara per stanchezza tu stavi ancora ravanando alle prime :-D

Anonimo ha detto...

quando sono partito, sapevo che eri li a pochi secondi, e sono venuto su dalla salita iniziale a tutta per cercare di prenderti subito... peccato che abbiamo fatto quell' errore alla 4 che ci ha portato via qualche minuto...
PS come mi ha detto tu, ho aggiornato il blog...

Eddys ha detto...

Io sono partito tranquillo sperando che da dietro mi raggiungesse qualcuno, tirandomi verso il traguardo. Il vederti salire come un treno mi ha rasserenato, almeno fino a quando te ne sei involato nel bosco. Ora corro a vedere il tuo blog!