The last but not the least!
Con la gara di Venezia si chiude, almeno per me, la stagione orientistica. Pensavo di gareggiare a Voghera, ma avendomi confermato proprio oggi l'iscrizione al corso istruttori CO sarò occupato per i restanti week end del mese. Quindi la prox gara sarà Mezzocorona l'8 dicembre ossia la prima gara della stagione 2008.
Avevo dei bei ricordi di Venezia 2006 e li ho confermati tutti. La gara do CO è andata bene: in MB mi sono classificato 43° con il tempi di 52' 23'' senza grossi errori. Ho lasciato appena un paio di minuti in 2 lanterne, più qualche sbavatura in particolare nel finale di gara, dove le forze e la lucidità mentale sono venute a scemare e la lettura della carta si è fatta più difficoltosa. Qui sotto trovate la mappa con le scelte di percorso che ho effettuato.
Avevo dei bei ricordi di Venezia 2006 e li ho confermati tutti. La gara do CO è andata bene: in MB mi sono classificato 43° con il tempi di 52' 23'' senza grossi errori. Ho lasciato appena un paio di minuti in 2 lanterne, più qualche sbavatura in particolare nel finale di gara, dove le forze e la lucidità mentale sono venute a scemare e la lettura della carta si è fatta più difficoltosa. Qui sotto trovate la mappa con le scelte di percorso che ho effettuato.
L'unico appunto alla gara è questo: mi sono sembrate un po' semplici le scelte di percorso che mi costringevano a correre lungo le arterie principali e quindi trafficate della città lagunare e sempre ad un ritmo molto sostenuto, tranne dove si infrapponevano fra me e la lanterna degli ostacoli umani. Ma se Gian consiglia questa strategia questo s'ha da fare! Anche a costo di arrivare al traguardo sputando l'anima.
Gian (dal sito della Fiso) : "... Secondo me la tattica vincente a Venezia (sempre che uno abbia abbastanza birra nelle gambe si intende) è quella di buttarsi sulle strade più dritte possibili e di sfruttare fino all'esasperazione la nota tecnica del “semaforo”. Comprendo che molti orientisti non siano perfettamente d'accordo con questo e che preferiscano giocare ai "labirinti" come dei bambini; certo, questo aspetto senza dubbio è divertente, ma io parlo per me e chi mi conosce sa che non sono un lettore accanito...!!!"
Gian (dal sito della Fiso) : "... Secondo me la tattica vincente a Venezia (sempre che uno abbia abbastanza birra nelle gambe si intende) è quella di buttarsi sulle strade più dritte possibili e di sfruttare fino all'esasperazione la nota tecnica del “semaforo”. Comprendo che molti orientisti non siano perfettamente d'accordo con questo e che preferiscano giocare ai "labirinti" come dei bambini; certo, questo aspetto senza dubbio è divertente, ma io parlo per me e chi mi conosce sa che non sono un lettore accanito...!!!"
Dopo questa gara non c'è stato molto tempo per recuperare. Mi sono cambiato i vestiti madidi di sudore e sono andato a fare la gara di Trail-o. Roberta ha preparato un bel percorso che si articolava su 14 punti, tutti con risposta a tempo. Certo non era una gara adatta ad un brocco come me ed infatti ne ho azzeccate la miseria di 4, divertendomi ugualmente. Mi piace e trovo interessante questa disciplina che molti orientisti snobbano. Permette di perfezionare la capacità di lettura di precisione della carta. Forse però prima di cimentarmi un'altra volta nella specialità dovrei mettermi a studiare bene la simbologia. Comunque sono riuscito a strappare una promessa alla neo campionessa del mondo: una volta che effettuerà un allenamento dalle mie parti, mi porterà con se, insegnandomi qualche segreto della specialità.
Alla fine sono tornato a casa con dei bei ricordi e soddisfatto, anche se oggi ho male dappertutto!
Alla fine sono tornato a casa con dei bei ricordi e soddisfatto, anche se oggi ho male dappertutto!
1 commento:
Due gare in un giorno... è da veri "duri"!!
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