PE, la prima della mia seppur breve carriera. Solamente la gara di Samone in cui ero rovinato catastroficamente al suolo e non ero riuscito ad arrivare al traguardo era andata peggio.
Il mio motto è andare piano, ma concludere la gara sempre e comunque. Ed in quest'ottica lo stop di oggi mi rattrista non poco.
Tutto si decide al primo punto della partenza in massa. Mi precipito alla lanterna che punzono per secondo. Nel lasciare la presa però il cartellino mi rimane incastrato e di strappa. Devo ritimbrare, ma oramai c'è tutta la ressa. Riparto e dopo
Da qui in poi le peripezie sono meno frastornanti e rientrano nella routime. Gara regolare. Un po' di fatica durante l'ascesa al Doss Trento e nelle parti soleggiate dove, a dispetto dell'ora relativamente tarda è ancora molto, molto caldo.
Approfitto della presenza di Roberto Trentin che mi tira sulla salita del Doss, ma sul colle facciamo scelte opposte. Percorriamo le lanterne nel senso opposto. La mia risulterà la scelta vincente, visto che riesco a scollinare prima. Però la sua miglior forma fisica gli permetterà di raggiungermi ben presto nella seconda parte di gara, quella cittadina. Qui ci aiutiamo in alcune scelte di percorso e ci tiriamo a vicenda verso l'arrivo. La sua maggior freschezza gli permetterà di precedermi di una manciata di secondi, guadagnati tutti dalla penultima lanterna al last point.
Nella foga dell'arrivo però succede l'imponderabile. Timbro e vado all'arrivo senza accorgermi di aver punzonato sopra un'altra timbratura. Risultato: non si legge la casella. Troppe punzonature e risulta impossibile interpretarle. Da qui l'inevitabile PE e l'uscita dalla classifica.
Peccato perchè la gara è stata pulita e senza particolari errori, anche se ho pagato una forma atletica più che approssimativa anche a causa del forzato stop legato all'infortunio. Dalla testa ci sono diversi minuti persi tutti nella corsa.
Per il futuro che verrà (pensiero post Lavarone)
6 giorni fa
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