giovedì 11 settembre 2014

Allenamento a Sella Valsugana


Oggi allenamento in Sella con Mirta e Chiara ...

sabato 20 ottobre 2012

Arge Alp 2013 a Olivone

Convocato in extremis all'Arge Apl 2013 al posto di Andrea Cipriani, mi ritrovo subito in staffetta con uno dei personaggi più rappresentativi dell'Arge Apl ( Dario P. ) e con nientepopodimeno che il coatch Fabio W. Non so esattamente che ci faccio fra questi due mostri sacri dell'orienteering moderno. Ma il coatch ha scelto ed io faccio del mio meglio, che non saranno certo i tempi del CIP, con i quali 'forse' i miei compagni avrebbero guadagnato una posizione, ma è comunque una gara pulita e senza errori. In questo periodo ( ma è un limite che mi porto avanti da sempre ) il mio gap con gli avversari è prima di tutto di natura atletica. Prova ne è l'analisi del mio coatch in seconda D.P. che mi fa notare come da un top orientista come Beltraminetti prendo 120' nei primi tre quarti di gara più tecnica ed altri 120' negli ultini 4 punti di corsa fatti senza alcuna sbavatura. Daltronde se i tempi sui 5 km per l'accesso alla nazionale sono di 16' - 16'30'', io non mi spingo sotto i 20'. Ne deduco che quest'inverno ci sarà molto da lavorare. Giusto per presentarmi alle Coppe Italia del prox anno permettendomi di mettere il fiato sul collo a tali D.P o I.N. Per i vari P.M.G, S.G. e C.R. invece penserò ad un'altra strategia d'attacco.
 

La domenica si corre un po' più in basso rispetto alla carta del sabato. Il clima rimane comunque freddo e piovoso. La fortuna è quella di avere camere e docce in piena zona arrivo e di poter rimanere alla finestra a vedere il susseguirsi degli arrivi, senza doversi ne bagnare, ne rabbrividire.
La gara è viziata da due grossi errori alla 11 e alla 16 e da un calo di forma nell'ultima parte di gara. Risultato P.M. e D.P. sono irraggiungibili. Però batto per la prima volta in stagione S.G. che probabilmente oggi non era per nulla in forma.

Invito tutti i pochi lettori del blog che hanno partecipato all'Arge Alp a la sciare tracca del proprio passaggio in terra ticinese  a questo link dove troverete carta e percorsi.
Per analizzare e confrontare i vostri tempi invece andate qui.

lunedì 8 ottobre 2012

Di nuovo sull'Altopiano di Asiago per la finale di Coppa Italia

Grazie alle stampe di Cosimo vi pubblico la mia traccia satellitare. Non è così soffisticata come quella di OriRaus, ma accontentatevi! Micca tutti hanno la loro tecnologia ...
Con un Dario in crisi perchè sentiva il mio fiato sulle spalle (vabbè che gli partivo subito dietro, ma alla fine non ero riuscito a mangiare più di tre spicchi d'aglio nel tentativo di stenderlo) e Ingemar fuori servizio a causa di qualche acciacco alla schiena, aprofitto della compagnia e degli stimoli di PMG che mi ha accompagnato per qualche punto in gara per collocarmi al quarto posto (the best result I've ever done in Italian Champs) e per centrare il V posto in Coppa Italia, subito alle spalle dei quattro dominatori della M35 PM Grassi, Rigoni, S Grassi e Dario Dopolav-Ori Pedrotti.

martedì 1 maggio 2012

FALZEBEN - campionato trentino a staffetta

Ci sono gare che sono destinate ad essere ricordate nella mente di una persona più di altre. Se l'anno scorso la gara di Avelengo è stata per me assolutamente memorabile e libidinosa, quest'anno il ponte del primo maggio rimarrà mitico!
Mezzocorona in primis, con la cronoscalata al Monte, la gara di CO ed la sontuosa ospitalità della squadra del Paolino. E poi questo Campionato Trentino/Sudtirolese a staffetta!
Certo il risultato non è stato dei migliori (PM al punto 4), ma la gara è stata piena di emozioni.
Al lancio, nella foga di seguire i miei due rivali ( Dario e Dalla Santa ) non passo per la svedese. Ma alla fine scopro che saranno in molti a fare questo errore.
Le prime due lanterne sono delle variazioni, ma alla tre sono ancora a stretto contatto con Dalla Santa e con Dario alle spalle. Quest'ultimo riesce ad accellerare nel loop successivo e sferra il definitivo allungo nella tratta 9-10 che prevede un trasferimento su sentiero. Il mio obiettivo è quello di tenere il ritmo di Dalla Santa ( per altro già eccessivo per le mie gambe ancora stanche dalla salita al Monte di Mezzocorona e non tanto veloci come quelle degli altri due campioni ) per dare il cambio al Cip al meglio. Ed in questo mi aiuta un errore del portacolori del Pavione alla 10 che lo costringe a 30' di errore e mi permette di  rifiatare un po' nelle lanterne successive. Fra la 12 e la 13 mitico passaggio nella palude, che mi fa ricordare le mie avventure nordiche. Poi un errore nella lettura delle curve alla 13 e Dalla Santa si rifà sotto. Ne aprofitto per stargli a ruota fino al punto spettacolo, mentre lui si allontana sempre più. Nel loop finale sono stanco, ma cerco di stringere i denti per dare al Cip meno secondo di svantaggio sul Pavione possibile.
Mentre Andrea è nel bosco a lottare con uno scatenato Gabriele Bettega, io vado a scaricare e scopro la triste verità di un P.M. con 37' 10'' di gara ( che sarebbe valso un terzo tempo assoluto di categoria ).
Non mi resta che fare i complimenti ai nuovi Campioni Trentini a Staffetta:
il Pavione di Dennis Dalla Santa e Gabriele Bettega!

Utilizzando un estratto della gara di Andrea Segatta ( percorso in Blu) ho messo le mie scelte ( in rosso )


domenica 16 ottobre 2011

Blodslitet


Ci sono gare lunghe una vita e questa, assieme alla o-marathon, è una di quelle.

Questo week end è di quelli che difficilmente si dimenticheranno in fretta.
A bordo della ZP mobile, Bezzi ed io ci involiamo dal nuovo casello di Trento sud, lasciando le montagne trentine sulla rotonda all'imbocco dell'autostrada per caricare il Baronetto davanti all'Arena di Verona ( non chiedetemi cosa ci faccia un lappato sotto il poggiolo di Giulietta, ma era là ad aspettarci ) e finiamo la serata a bar nel centro di Monza e a dormire gentilmente ospitati dal Paolo Mario. La mattina ancora addormentati ci ritroviamo all'aereoporto di Torp - Oslo a mangiare un un fantastico hot dog con wustel avvolti nella pancetta. ZP storce un po' il naso perchè Paolo ed io roviniamo la preparazione non facendo carico di carboidrati che ci avrebbe preparato per pranzo. Ingenuo! Come poteva pensare che avremmo rinunciato ad una pasta con la pommarola così ben preparata dalle sue sapienti mani nella Club House, la Sky yhutta.
Ovviamente la club house super accessoriata e tutta circondata da rocce affioranti, muschi e licheni è qualche cosa di mitico, che prelude ai magnifici posti che si troveranno l'indomani in gara. Posti dove il selvaggio si mostra in tutta la sua avvolgente dolcezza e sublimità.
Al via della gara capisco che i miei avversari hanno una marcia in più e quando si arriva alla lanterna svedese mi hanno già seminato imponendo alla gara un ritmo che io non sono in grado di reggere. Li lascio andare già da subito, ma ben presto mi accorgo che l'amenità del posto mi cattura e costringe a girare più del dovuto alla ricerca delle lanterne. Forme tebui, flebili, appena accentuate raramente mi portano sul punto. Non capisco come facciano invece i miei avversari a racapezzarsi in siffatte carte.
Lascio qui la mappa di gara con il pittoresco percorso fatto (o almeno quello che presumo di aver fatto). Lo scarico di poco sotto le 3 h mi lascia tristemente a combattere con un emith che non vuole lasciarmi la gioia di una gara terminata in modo pulito. Probabilmente una strisciata poco felice sul testimone e finisco Disqualified.




L'esperienza della Blodslitet è comunque e rimane memorabile! Da ripetere al più presto!

martedì 5 luglio 2011

IMER FINALE DEL CRITERIUM CSI

Bella giornata quella passata ad Imer. Una finale del Criterium interessante. Con una formula di gara a punti e tempo massimo di 35' oltre il quale si aveva una penalità di 40 punti a minuto davvero divertente. Questa volta c'è il bricchetto a rendere le cose più semplici ( ed il confronto lo intendo con la gara di Cavareno dove si perdeva più tempo a cercare la casella dove punzonare che a cercare le lanterne ed io ad un certo punto ho anche smesso di cercare di punzonare nella casella giusta con il risultato che sono stato restrocesso dopo un percorso netto ed un secondo posto assoluto dietro solo al sempre grandissimo Andrea Cipriani, ad un ignominoso 12 posto di categoria con 4 lanterne mancanti, dietro a gente che ci ha messo più del doppio a fare lo stesso percorso . E chiedere di poter rivedere il cartellino in quel caso è stato davvero impossibile. Ma quella è un altra gara) In questo caso bastava trovare tutti i punti e basta!
Molti preoccupati dal tempo limite, che in vero è molto tirato visto che solo Gian e Tommy riusciranno nell'impresa di stare sotto il limite prefissato, arrivano al traguardo senza passare per molte delle lanterne. E alla fine saremo solo in 5 a farle tutte. Oltre ai gia citati, c'è Dario, Riccardo ed io nell'ordine di classifica indicato.
Bella la gara, quanto deludente la notizia che la festa con le bracciole d'orso non si farà più! I Nas hanno sequestrato il plantigrado ed hanno tolto il piatto forte della festa della Lega Nord che si teneva nei dintorni. Con i fratelli Daves ci arrangiamo quindi a mangiare qualche cosa in loco e ci prepariamo per la tappa del circuito podistico del primiero che si tiene il pomeriggio. Molto vario il percorso con parti piane alternate a salite molto dure e a discese particolarmente impegnative. Alla fine sono contento anche di questo allenamento anche se le gambe anche adesso a due giorni di distanza reclamano pietà!

lunedì 16 maggio 2011

Campionati italiani - batterie di qualifica a confronto

Approfittando della carta di Andrea Segatta, ho sovrapposto le carte delle 2 gare di qualificazione alla finale nella categoria M35, giusto per curiosità:




mercoledì 11 maggio 2011

Mattino

L'ermetismo è un'importante corrente letteraria dei primi del novecento. Uno dei suoi più illustri esempi è sicuramente Ungaretti. La mia mente probabilmente ispirata del soave suono del flauto di Euterpe e ricordando quel 'M'illumino d'immenso' oramai epico, non è stata in grado di pronunciare nient'altro che questa sintetica espressione 'Semplicemente orienteering!'

Ma quella frase vale molto, per me! Indica la bellezza che sta nella ricerca di un connubio fra corpo e mente che permette di districarsi al massimo della propria velocità fra le forme del terreno attraverso subliminali e nascosti messaggi che un esperto cartografo prima ed un astuto tracciatore poi hanno disseminato su un altrimenti banale foglio di carta bianco. Quando questa lettura in velocità si fa semplice, bhè, allora si può terminare la gara con una esclamazione di giubilo e felicità quasi liberatorie.

E non importa se tale semplicità riguarda il raggiungimento di un solo punto o di più punti. Constatato che la gara perfetta non esiste, il fare con naturalezza anche una sola parte di gara è gratificante.

Questo è quello che è successo a me domenica! E con tutto ciò le uniche parole che sono riuscito ad affermare sono state

'Semplicemente orienteering!'

Ma con questo volevo descrivere la bellezza del bosco. La piacevolezza dei tracciati. L'estasi nel muoversi fra una micriforma e l'altra. Ed anche il clima di gioia al ritrovo. La bontà del wurst passato alla piastra ed affogato in tanta salsa prima di finire divorato dalla mia famelica bocca.

In attesa di un nuovo ed avvincente week end di orienteering in Asiago non mi resta che augurare a tutti che per due giorni la semplicità di quel gesto che con tanta passione proviamo e riproviamo da anni sia con noi e ci faccia divertire assai!

lunedì 9 maggio 2011

HAFLING OBERDORF

Semplicemente orienteering!

martedì 19 aprile 2011

Esperienze d'alto livello

Mentre sistemo il mio percorso della gara appena conclusa, quella di passo San Boldo per intenderci, mi viene alla mente (sarà che diventando Master i ricordi hanno il sopravvento sui fatti della quotidianità! Ma tant'è questo mi è venuto alla mente) un'altra cartina. Si tratta di uno di quegli allenamenti invernali che servono per prendere confidenza con la carta e per non andare in depressione in quella lunga pausa dalle gare che viene dopo l'abbuffata di orientamento autunnale.

Si tratta di un allenamento tracciato da Nicola Pradel e a cui sono presenti gli atleti del Fonsaso, del Primiero e del Pavione. Io, come spesso accade, faccio l'inbucato! Ma quei pochi che se ne accorgono, sembrano apprezzare la cosa.

Il mio stato di forma non è dei migliori e quindi opto per una gara corta. Non quindi il percorso long che fanno gli atleti Elite da Negrello a Turra, da Nicole al Daniele Meneghel. Ma un percorso che fa la sua porca figura ( alla fine c'è scritto anche su questo “long” e tanto basta per sembrare eroici anche facendo quei miseri 6 kms). L'allenamento è tecnico quanto basta per riprendere confidenza con la carta, ma non troppo da causare già i primi scoraggiamenti ad inizio stagione.

Io mi ballonzolo per una buona parte di gara, fino a quando uno di quelli forti, un futuro campione mi raggiunge da dietro. Che fare? Lasciarlo passare? No! Il mio orgoglio mi impedisce di farlo a meno di non vendere cara la pelle. Certo che il tratto che mi porta alla lanterna è tutto in discesa e come si sa quei ragazzini della 16 sono delle mine giù per le rive. Il mio obiettivo è reggere quanto possibile, poi si vedrà. Missione compiuta. Punto timbrato con ancora qualche metro di vantaggio. Ed ora non mi rimane che cercare di stare a ruota per un po' cercando di contenere il distacco, per poi lasciarlo andare. Quando, ormai alla frutta, decido di rallentare e di lasciarlo noto una cosa strana. Si vede che alla fine neppure lui ha tanta voglia di forzare veramente Perhcè decide inaspettatamente di procedere con il mio passo. Ossia lui con tranquillità ed io che tiro oltre le mie umane possibilità. Ma d'altronde ci sarà pure un motivo se il sono sempre in fondo alle classifiche e lui sempre in cima in ogni specialità! Il risultato comunque è che andiamo via assieme per il retso della gara.

Sono onorato di stare al suo fianco e vedere con quale sicurezza affronta le difficoltà della lettura in carta. Poi ogni tanto, vantando di presunzione, provo a stare davanti e mettermi io alla ricerca del punto. Ma gli esiti non sono certo perfetti. Così dopo un paio di volte che arrivo lungo rispetto al punto, lui si fa una risata e commenta divertito: “Ma come leggi quella cartina? Non vedi che il punto è qui?” Come fosse la cosa più normale del mondo per lui quel rompicapo orientistico che mi aveva proposto Pradel. Nella farfalla che segue ci dividiamo per un po', ma alla fine del giro siamo di nuovo assieme per una cavalcata finale, dove lui mi distacca decidendo di saltare a pochi metri dal traguardo con una naturalezza infinita un muro di 3 m che io esitato ad affrontare, prima di vedere una breccia un po' più a destra dove discendere con una maggiore prudenza.

Per molti fare orientamento è correre da soli nei boschi, domando con i soli propri mezzo le difficoltà orientistiche che vengono proposte. Questi in gara fanno di tutto per evitare contatti con altri, anche a costo di fare scelte alternative a cui magari non credono neanche un gran che. Per me fare orientamento è anche correre fianco a fianco con gli avversari ed apprezzarne le loro gesta atletiche e mentali. Così mi piacciono di tanto in tanto queste situazioni. Questa in particolare mi ha permesso di apprezzare, se mai ce ne fosse stato bisogno, la bontà dei gesti atletici di questo orientista che ancora ragazzino, già è in grado di fare meraviglie con una mappa tra le mani.

Ora che constato che questo caro amico, che questa reale forte promessa dell'orienteering italiano rimarrà fermo per un bel po' prima di ritornare a gareggiare, la cosa mi rende molto triste. Mi piacerebbe rivederlo quanto prima riprendere in mano una cartina e venire a correre assieme a noi nei boschi. Mi piacerebbe (nel frattempo) rivederlo quanto prima sui campi di gara a ridere e scherzare con noi. Magari anche con una gamba ingessata o zoppicante, ma li con noi. Vorrebbe dire che il peggio è passato e che la strada per il suo ritorno alla corsa, anche se lunga, è iniziata. E sono convinto che con la sua energia e la sua positività nei confronti della vita e delle persone, non ci vorrà molto perchè possa tornare a correre!

Fabiano ci manchi! We are waiting for you!