Oggi allenamento in Sella con Mirta e Chiara ...
giovedì 11 settembre 2014
sabato 20 ottobre 2012
Arge Alp 2013 a Olivone
Invito tutti i pochi lettori del blog che hanno partecipato all'Arge Alp a la sciare tracca del proprio passaggio in terra ticinese a questo link dove troverete carta e percorsi.
Per analizzare e confrontare i vostri tempi invece andate qui.
Pubblicato da Eddys alle 02:33 0 commenti
lunedì 8 ottobre 2012
Di nuovo sull'Altopiano di Asiago per la finale di Coppa Italia
Pubblicato da Eddys alle 12:13 1 commenti
martedì 1 maggio 2012
FALZEBEN - campionato trentino a staffetta
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domenica 16 ottobre 2011
Blodslitet
Ci sono gare lunghe una vita e questa, assieme alla o-marathon, è una di quelle.
A bordo della ZP mobile, Bezzi ed io ci involiamo dal nuovo casello di Trento sud, lasciando le montagne trentine sulla rotonda all'imbocco dell'autostrada per caricare il Baronetto davanti all'Arena di Verona ( non chiedetemi cosa ci faccia un lappato sotto il poggiolo di Giulietta, ma era là ad aspettarci ) e finiamo la serata a bar nel centro di Monza e a dormire gentilmente ospitati dal Paolo Mario. La mattina ancora addormentati ci ritroviamo all'aereoporto di Torp - Oslo a mangiare un un fantastico hot dog con wustel avvolti nella pancetta. ZP storce un po' il naso perchè Paolo ed io roviniamo la preparazione non facendo carico di carboidrati che ci avrebbe preparato per pranzo. Ingenuo! Come poteva pensare che avremmo rinunciato ad una pasta con la pommarola così ben preparata dalle sue sapienti mani nella Club House, la Sky yhutta.
Ovviamente la club house super accessoriata e tutta circondata da rocce affioranti, muschi e licheni è qualche cosa di mitico, che prelude ai magnifici posti che si troveranno l'indomani in gara. Posti dove il selvaggio si mostra in tutta la sua avvolgente dolcezza e sublimità.
Al via della gara capisco che i miei avversari hanno una marcia in più e quando si arriva alla lanterna svedese mi hanno già seminato imponendo alla gara un ritmo che io non sono in grado di reggere. Li lascio andare già da subito, ma ben presto mi accorgo che l'amenità del posto mi cattura e costringe a girare più del dovuto alla ricerca delle lanterne. Forme tebui, flebili, appena accentuate raramente mi portano sul punto. Non capisco come facciano invece i miei avversari a racapezzarsi in siffatte carte.
Lascio qui la mappa di gara con il pittoresco percorso fatto (o almeno quello che presumo di aver fatto). Lo scarico di poco sotto le 3 h mi lascia tristemente a combattere con un emith che non vuole lasciarmi la gioia di una gara terminata in modo pulito. Probabilmente una strisciata poco felice sul testimone e finisco Disqualified.
L'esperienza della Blodslitet è comunque e rimane memorabile! Da ripetere al più presto!
Pubblicato da Eddys alle 12:05 0 commenti
martedì 5 luglio 2011
IMER FINALE DEL CRITERIUM CSI
Bella giornata quella passata ad Imer. Una finale del Criterium interessante. Con una formula di gara a punti e tempo massimo di 35' oltre il quale si aveva una penalità di 40 punti a minuto davvero divertente. Questa volta c'è il bricchetto a rendere le cose più semplici ( ed il confronto lo intendo con la gara di Cavareno dove si perdeva più tempo a cercare la casella dove punzonare che a cercare le lanterne ed io ad un certo punto ho anche smesso di cercare di punzonare nella casella giusta con il risultato che sono stato restrocesso dopo un percorso netto ed un secondo posto assoluto dietro solo al sempre grandissimo Andrea Cipriani, ad un ignominoso 12 posto di categoria con 4 lanterne mancanti, dietro a gente che ci ha messo più del doppio a fare lo stesso percorso . E chiedere di poter rivedere il cartellino in quel caso è stato davvero impossibile. Ma quella è un altra gara) In questo caso bastava trovare tutti i punti e basta!
Molti preoccupati dal tempo limite, che in vero è molto tirato visto che solo Gian e Tommy riusciranno nell'impresa di stare sotto il limite prefissato, arrivano al traguardo senza passare per molte delle lanterne. E alla fine saremo solo in 5 a farle tutte. Oltre ai gia citati, c'è Dario, Riccardo ed io nell'ordine di classifica indicato.
Bella la gara, quanto deludente la notizia che la festa con le bracciole d'orso non si farà più! I Nas hanno sequestrato il plantigrado ed hanno tolto il piatto forte della festa della Lega Nord che si teneva nei dintorni. Con i fratelli Daves ci arrangiamo quindi a mangiare qualche cosa in loco e ci prepariamo per la tappa del circuito podistico del primiero che si tiene il pomeriggio. Molto vario il percorso con parti piane alternate a salite molto dure e a discese particolarmente impegnative. Alla fine sono contento anche di questo allenamento anche se le gambe anche adesso a due giorni di distanza reclamano pietà!
Pubblicato da Eddys alle 14:34 6 commenti
lunedì 16 maggio 2011
Campionati italiani - batterie di qualifica a confronto
Approfittando della carta di Andrea Segatta, ho sovrapposto le carte delle 2 gare di qualificazione alla finale nella categoria M35, giusto per curiosità:
Pubblicato da Eddys alle 14:33 0 commenti
mercoledì 11 maggio 2011
Mattino
L'ermetismo è un'importante corrente letteraria dei primi del novecento. Uno dei suoi più illustri esempi è sicuramente Ungaretti. La mia mente probabilmente ispirata del soave suono del flauto di Euterpe e ricordando quel 'M'illumino d'immenso' oramai epico, non è stata in grado di pronunciare nient'altro che questa sintetica espressione 'Semplicemente orienteering!'
Ma quella frase vale molto, per me! Indica la bellezza che sta nella ricerca di un connubio fra corpo e mente che permette di districarsi al massimo della propria velocità fra le forme del terreno attraverso subliminali e nascosti messaggi che un esperto cartografo prima ed un astuto tracciatore poi hanno disseminato su un altrimenti banale foglio di carta bianco. Quando questa lettura in velocità si fa semplice, bhè, allora si può terminare la gara con una esclamazione di giubilo e felicità quasi liberatorie.
E non importa se tale semplicità riguarda il raggiungimento di un solo punto o di più punti. Constatato che la gara perfetta non esiste, il fare con naturalezza anche una sola parte di gara è gratificante.
Questo è quello che è successo a me domenica! E con tutto ciò le uniche parole che sono riuscito ad affermare sono state
'Semplicemente orienteering!'
Ma con questo volevo descrivere la bellezza del bosco. La piacevolezza dei tracciati. L'estasi nel muoversi fra una micriforma e l'altra. Ed anche il clima di gioia al ritrovo. La bontà del wurst passato alla piastra ed affogato in tanta salsa prima di finire divorato dalla mia famelica bocca.
In attesa di un nuovo ed avvincente week end di orienteering in Asiago non mi resta che augurare a tutti che per due giorni la semplicità di quel gesto che con tanta passione proviamo e riproviamo da anni sia con noi e ci faccia divertire assai!
Pubblicato da Eddys alle 13:53 3 commenti
lunedì 9 maggio 2011
martedì 19 aprile 2011
Esperienze d'alto livello
Mentre sistemo il mio percorso della gara appena conclusa, quella di passo San Boldo per intenderci, mi viene alla mente (sarà che diventando Master i ricordi hanno il sopravvento sui fatti della quotidianità! Ma tant'è questo mi è venuto alla mente) un'altra cartina. Si tratta di uno di quegli allenamenti invernali che servono per prendere confidenza con la carta e per non andare in depressione in quella lunga pausa dalle gare che viene dopo l'abbuffata di orientamento autunnale.
Si tratta di un allenamento tracciato da Nicola Pradel e a cui sono presenti gli atleti del Fonsaso, del Primiero e del Pavione. Io, come spesso accade, faccio l'inbucato! Ma quei pochi che se ne accorgono, sembrano apprezzare la cosa.
Il mio stato di forma non è dei migliori e quindi opto per una gara corta. Non quindi il percorso long che fanno gli atleti Elite da Negrello a Turra, da Nicole al Daniele Meneghel. Ma un percorso che fa la sua porca figura ( alla fine c'è scritto anche su questo “long” e tanto basta per sembrare eroici anche facendo quei miseri 6 kms). L'allenamento è tecnico quanto basta per riprendere confidenza con la carta, ma non troppo da causare già i primi scoraggiamenti ad inizio stagione.
Io mi ballonzolo per una buona parte di gara, fino a quando uno di quelli forti, un futuro campione mi raggiunge da dietro. Che fare? Lasciarlo passare? No! Il mio orgoglio mi impedisce di farlo a meno di non vendere cara la pelle. Certo che il tratto che mi porta alla lanterna è tutto in discesa e come si sa quei ragazzini della 16 sono delle mine giù per le rive. Il mio obiettivo è reggere quanto possibile, poi si vedrà. Missione compiuta. Punto timbrato con ancora qualche metro di vantaggio. Ed ora non mi rimane che cercare di stare a ruota per un po' cercando di contenere il distacco, per poi lasciarlo andare. Quando, ormai alla frutta, decido di rallentare e di lasciarlo noto una cosa strana. Si vede che alla fine neppure lui ha tanta voglia di forzare veramente Perhcè decide inaspettatamente di procedere con il mio passo. Ossia lui con tranquillità ed io che tiro oltre le mie umane possibilità. Ma d'altronde ci sarà pure un motivo se il sono sempre in fondo alle classifiche e lui sempre in cima in ogni specialità! Il risultato comunque è che andiamo via assieme per il retso della gara.
Sono onorato di stare al suo fianco e vedere con quale sicurezza affronta le difficoltà della lettura in carta. Poi ogni tanto, vantando di presunzione, provo a stare davanti e mettermi io alla ricerca del punto. Ma gli esiti non sono certo perfetti. Così dopo un paio di volte che arrivo lungo rispetto al punto, lui si fa una risata e commenta divertito: “Ma come leggi quella cartina? Non vedi che il punto è qui?” Come fosse la cosa più normale del mondo per lui quel rompicapo orientistico che mi aveva proposto Pradel. Nella farfalla che segue ci dividiamo per un po', ma alla fine del giro siamo di nuovo assieme per una cavalcata finale, dove lui mi distacca decidendo di saltare a pochi metri dal traguardo con una naturalezza infinita un muro di 3 m che io esitato ad affrontare, prima di vedere una breccia un po' più a destra dove discendere con una maggiore prudenza.
Per molti fare orientamento è correre da soli nei boschi, domando con i soli propri mezzo le difficoltà orientistiche che vengono proposte. Questi in gara fanno di tutto per evitare contatti con altri, anche a costo di fare scelte alternative a cui magari non credono neanche un gran che. Per me fare orientamento è anche correre fianco a fianco con gli avversari ed apprezzarne le loro gesta atletiche e mentali. Così mi piacciono di tanto in tanto queste situazioni. Questa in particolare mi ha permesso di apprezzare, se mai ce ne fosse stato bisogno, la bontà dei gesti atletici di questo orientista che ancora ragazzino, già è in grado di fare meraviglie con una mappa tra le mani.
Ora che constato che questo caro amico, che questa reale forte promessa dell'orienteering italiano rimarrà fermo per un bel po' prima di ritornare a gareggiare, la cosa mi rende molto triste. Mi piacerebbe rivederlo quanto prima riprendere in mano una cartina e venire a correre assieme a noi nei boschi. Mi piacerebbe (nel frattempo) rivederlo quanto prima sui campi di gara a ridere e scherzare con noi. Magari anche con una gamba ingessata o zoppicante, ma li con noi. Vorrebbe dire che il peggio è passato e che la strada per il suo ritorno alla corsa, anche se lunga, è iniziata. E sono convinto che con la sua energia e la sua positività nei confronti della vita e delle persone, non ci vorrà molto perchè possa tornare a correre!
Fabiano ci manchi! We are waiting for you!
Pubblicato da Eddys alle 14:17 1 commenti