mercoledì 28 aprile 2010

Val Canali

Percorso puntinato rosso il mio. Percorso magenta quello di Cosimo e Laura. Quello con percorswo riportato da Garmin quello di Michael. La mappa è chiaramente rubata al sito dell'er-team che a sua volta l'ha presa da ori-misha.
Commento alla gara: una delle migliori cartine che abbia mai visto. E le lanterne c'erano li giuste giuste. Anche se non sempre era facile trovarle.

martedì 27 aprile 2010

Ritorno al blog?! Forse!

Bhe! In un periodo dove molti sono gli ori-blogger stanchi di scrivere anch'io mi sono concesso una pausa! Certo non so se questo sarà un articolo fugace o una ripresa dell'attività ludico-scrittoria, ma tant'è. Vedere sul sito della FISO un pezzo scritto da me mi ha commosso e fatto tornare la voglia di scrivere qualche cosa. E di questo non posso che ringraziare l'origiornalista SteGal!


Certo non posso recuperare mesi di inattività in una sera, ma voglio racchiudere in questo pezzo uno spaccato di stagione iniziato sul pulmino del Primiero direzione Slovenia e arrivato fino alla mitica cartina di Val Canali nella terra dell'orienteering italiano.

Partito per la terra slovena con la sola voglia di ritrovare confidenza con la cartina, mi sono invece trovato ad inanellare una serie di punti eccezzzziunale veramente! Il ritmo sempre costante, anche se mai troppo intenso, mi permetteva di trovare le lanterne con una semplicità ed una sicurezza non mia ( non sto dicendo che stavo facendo un percorso alla Re Giorgio, ma azzeccavo le lanterne in modo per me impressionante).
Più ostica ed spinosa risulta invece la trasferta toscana. Non ci sono molto con la testa e la performance non è delle migliori.
L'occasione del riscatto la ho invece sui tracciati di Fabio Hueller. Tracciati e terreni che da sempre amo. Nella sprint mi esalto e trovo la gara che volevo. Pulita e veloce. I big sono lontani, ma alla fine neppure tanto. E così conquisto i miei primi punti elite. 66 punti che mi fanno ben sperare per il prosieguo della stagione. La notturna mi da ancora una volta la possibilità di gareggiare con degli avversari molto agguerriti e sicuramente molto più forti di me. Io resisto per metà gara alla corsa irrefrenabile del Carlo Cristellon, prima di cedere e proseguire al meglio delle mie forze. Alla fine una buona prova, ma i tre big Luca Dallavalle, Stefano Cristellon e Thomas Widmann sono lontani anni luce. Di quella gara ricorderò per sempre un gesto che mi ha colpito molto. Alla partenza si va tutti al massimo delle nostre capacità. Il punto è lontano, ma c'è qualcuno che sembra capire dove possa essere. Ad un certo punto si tratta di salire una rampa di 10 m verticale. Su quel terreno scivolo in dietro e sto per perdere contatto con il gruppo, quando una mano provvidenziale si allunga verso di me e mi da un sostegno. Si tratta di un mio 'avversario' diretto, Gabriele Bettega, che vedendomi in difficoltà ha pensato di darmi una mano. Un gesto di fair play unico!
Il trittico si combina con il gemellaggio con i ragazzi di Salisburgo. E questo rende il week end pasquale qualche cosa di eccezionale. Orientamento al 100%. Con gli allenamenti di MatPaz, Aaron e Carlo. E naturalmente con la gara middle a Vattaro come gran finale. Una contrattura all'adduttore non mi fa procedere come vorrei. Per cui mi concentro per finire almeno un percorso pulito. Anche se qualche errorino ce lo metto dentro. A metà gara riesco pure a mettere giù male il piede sinistro e prendo una storta di cui porto le conseguenze ancora ora che sto scrivendo. Emozionante per me il loop centrale fatto fianco a fianco ( cioè lui davanti ed io dietro a debita distanza) con Klaus Schgaguler. E' apprezzabile la leggerezza del suo gesto atletico!
La settimana dopo c'è l'appuntamento della stagione, quello per cui mi ero allenato tutto l'inverno, insistendo con allenamenti di velocità. Le sensazioni sono buone. Trovarsi in quarantena mi carica e mi emoziona molto. Perso a quel diniego della notturna e mi chiedo come mai possa a sole due settimane di distanza essere lì chiuso in un recinto assieme ai più forti orientisti italiani e mondiali pronto a partire per un campionato italiano Elite e WRE. Alla fine giunge l'ora della partenza e per un caso mi trovo a mettermi in fila al cancelletto dello start con 2 pezzi da 90 dell'orientamento italiano ( la Carlotta e Giacomo Zagonel) e per una volta non sono loro i VIPs, ma io, uno che a mala pena sa leggere una mappa. Loro (campioni italiani e veri portenti di questo sport) partono dal cancelletto secondario. Io dal palco d'onore. La gara va davvero bene. Trovo le lanterne rapidamente e correttamente. Negli ultimi punti sono un po' in affanno, ma riesco a concludere la prova in modo maiuscolo. So di aver fatto un tempo davvero buono per le mie possibilità e mi accingo allo scarico soddisfatto. Peccato che una voce si alzi dicendomi PM.
Sì, ho fatto punzonatura mancante. Ho saltato una banalissima lanterna, la 8, troppo vicina alla 7 per rendermi conto che doveva essere punzonata. Io avevo già in mente la lanterna n. 9 e li sono andato. La mia prima PM della carriera. E per qualche ora sono rimasto intrattabile.
L'indomani ci sarebbe già l'occasione del riscatto, ma 7 cm di neve fresca mi fanno letteralmente perdere la bussola. Una carta che sembra molto bella è resa impossibile da un fondo veramente ostico e scivoloso. E che con il caldo e lo sciogliersi della neve diventa ancora più viscido ed insidioso. Concludo la gara di culo. Nel senso che ero sempre per terra con il sedere. E ritorno a casa rattristato da quello che, risultati a parte, è stato un week end veramente ben pensato e piacevole.
Un po' di stacco è quindi necessario. Così il week end successivo do una mano nell'organizzazione di una prova dell'Oricup e poi partecipo ad una 5 km di corsa su strada. La forma non è un gran che, ma si può sfruttare l'occasione per un valido allenamento fisico.
Quest'ultimo sabato invece ritorno dal Primiero davvero soddisfatto. La carta di Val Canali è ostica ai più. Ci hanno pure tracciato un JWOC. Ma alla partenza sembra mi abbiano dato una mappa di gara di una facilità impressionante. Trovo le lanterne in modo immediato. Gli errori sono minimi. Riesco a leggere le forme del terreno come vorrei sempre fare. Penso la lanterna sia là, ci vado e la trovo. Cose di cui io stesso mi stupivo. Unica difficoltà: la salita che mi ha tagliato le gambe nella seconda parte di gara. La gara perfetta forse non esiste. Ma questa è stata per me quella che più di tutte le si è avvicinata. Certo Michele Tavernaro mi ha dato più di 10 min. Ma se penso che dopo 11 lanterne doveva ancora prendermi ed avevo solo 3 min di vantaggio allo start sono davvero soddisfatto. Peccato essermi perso la staffetta tracciata dall'Aaron, ma c'era la gara di corsa su strada di Bondo da fare. Ed anche qui è stata una bella festa con l'US VillAgnedo.
Certo però che l'orienteering è un'altra cosa ...