domenica 31 agosto 2008

CO - Highlands Open 2008

Val di Nos - Gallio - Middle
Centro storico - Asiago - Sprint
Kubelek - Cesuna di Roana - Long

ecco le tre gare che hanno contraddistinto la mitica tre giorni egregiamente organizzata dall'Erebus Vicenza. Una sfida continua contro se stessi ed un terreno arcigno ed insidioso. Una sfida che costringe a correre al rallentatore ( sprint esclusa, ovviamente!) per non finire per perdersi in mezzo a qualche zona rocciosa o fra buche e depressioni. E poi ti costringe a delle accelerazioni nette una volta che si esce dalla foresta per raggiungere lo spettacolare arrivo del primo giorno, piuttosto che per onorare l'LPTF trophy l'ultimo giorno. Raramente ho sentito tanto incitamento di pubblico all'arrivo di una gara di orienteering. E curiosi che si avvicinano . E chiedono. E vogliono sapere cosa fanno questi pazzi che con un pezzo di carta corrono come disperati nei boschi. E più che confermare che siamo disperati non si può! Numeroso era anche il pubblico nel bosco. Non sarà che era periodo di funghi! Peccato per le diverse mazze di tamburo che ho visto in gara e che aspettavano solo che qualcuno le raccogliesse.

Il primo giorno è veramente dura riuscire ad uscire dal bianco della Val di Nos! Il terreno mi ricorda quello degli allenamenti della settimana prima con il Comitato Trentino in Barricata ( e non potrebbe essere diversamente, visto che le carte sono limitrofe) ed i punti mi ricordano la doppia middle Zanon - Dallavalle. Salvo alcune imprecisioni in zona punto, risolte con un po' di mestiere ed anche con alquanta fortuna, riesco a punzonare la 11 e da qui mi lancio verso il traguardo con una serie di tre punti di trasferimento dal bosco alla piazza di Gallio dove si concludono le fatiche della giornata. Il pomeriggio infatti, dopo aver preso posto nella colonia in cui eravamo ospiti degli amici dell'Atletica Interflumina capitanata da Corrado Arduini, ci siamo concessi un giro in centro ad Asiago per mangiare giusto quelle 5 palline di gelato che ti stuzzicano l'appetito per la cena. Poi, ognuno in qualità della propria squadra, siamo andati alla riunione dei team leaders nella stupenda sala consigliare del comune. In stile asburgico era piena di affreschi e mobiglio d'epoca.
Serata tranquilla passata ad ascoltare i sapienti insegnamenti di Corrado ai molti suoi ragazzi. La mattina mi aggrego a loro per un allenamentino in carta utile per capire i terreni del giorno dopo, ma anche per sciogliere la gamba per la sprint ormai imminente. E con un paio di ragazzi che si sono attardati nel bosco, quando abbiamo finito l'allenamento e siamo tornati a pranzo in colonia, la gara era davvero imminente.
Mi ricongiungo con la squadra e mi preparo per una gara davvero spettacolare. Ricordo ancora il tifo da stadio mentre salivo sul palco per la partenza, piuttosto che gli incitamenti al punto spettacolo e all'arrivo. I punti disposti in giro per la città sono davvero tanti e mi costringono a tenere sempre alta la concentrazione perchè la PM è sempre possibile ed in un paio di occasioni la riscio davvero. Per fortuna che mi costringo a guardare il codice! Dopo una prima parte abbastanza tirata, mi trovo a commettere due errori importanti alla lanterna 7 e soprattutto alla 8. La restante parte della gara è abbastanza pulita anche se corro sempre al mio limite fisico che però in questo periodo non è un gran che e lascio sul pavè del comune principe dell'altiopiano qualche altro minutino, in particolare dal Vincent e dario, i 2 mattatori di giornata. Al termine della gara posso concenderni di guardare la partenza degli Elite. Emozionante! Da una parte della piazza parte un campione del mondo, mentre l'altro è appena transitato al punto spettacolo che sta subito prima dei gradini che salgono al sagrato della chiesa. Ed ancora in lontananza si vede arrivare ormai stremato dalla gara il nostro super campione nazionale! Spettacolo nello spettacolo sono state le premiazioni della serata con un sacco di turisti a guardare e quel podio Elite che vedeva su 6 premiati ben 7 campioni del mondo.



domenica 24 agosto 2008

CO - VII prova criterium CSI a Cavareno

Dopo la gara dei primi di maggio si ritorna a Cavareno per un percorso più abbassato, ma non per questo meno impegnativo. Se la precedente gara prediligeva la componente tecnica, questa invece vuole esaltera le doti atletiche dei partecipanti. E dopo una settimana di carico non era forse la gara che faceva per me. Mentre Davide vola letteralmente, percorrendo i 7,450 km con 235 m di dislivello in 43' 30'' (un impressionante 4' 48'' al km sforzo), io mi accontento delle retrovie (6 posto) percorrendo l'intero percorso in 51' 21'' ( in un più umano 5' 18'' al km sforzo).
Una errata lettura della descrizione punto alla lanterna sei, un vialetto sbagliato preso alla 7, delle difficoltà per rilocalizzarmi dopo un taglione nel bosco alla 16 ed una uscita dal punto sbagliata alla 21. Questi sono stati gli errori tecnici di una gara per il resto abbastanza pulita. Dal punto di vista atletico invece le difficoltà si sono palesate già dalle prime lanterne. Le gambe appesantite non hanno saputo reggere il ritmo imposto da Davide e Dario e non ho potuto far altro che cercare di limitare i danni con scelte di percorso oculate e pestando attenzione a non commettere errori.


Classifica:
1. Davide Miori 46' 30'' ( 20 pti)
2. Dario Pedrotti 44' 41'' (18 pti)
3. Alessio Rodler 46' 46'' ( 15 pti)
4. Matteo Sandri 50' 05'' (14 pti)
5. Emanuele Trentin 50' 21'' (13 pti)
6. Eddy Sandri 51' 21'' (12 pti)
7. Alessandro Dipace 52' 40''
8. Lorenzo Fasani 53' 19'' (11 pti)
9. Giuliano Rampado 57' 33''
Silvano Daves PM (0 pti)

La classifica del criterium viene così stravolta con Silvano che non prendono punti a causa di un errore nel punzonare e Lorenzo che deve iniziare a scartare i 9 pti della gara di Calceranica. Dario con il suo secondo posto nella classifica parziale sale al primo in quella generale ipotecando il suo terzo (ed ultimo nella categoria assoluta) titolo consecutivo. Unici avversari che lo possono contrastare sembrano essere il Davide ed il Silvano. Ma gli devono recuperare almeno sei punti e la vedo dura con una sola gara a disposizione.

Una nota a parte la volevo dedicare a due importanti atleti nel panorama nazionale, Dipa e Stegal, che ci hanno onorato della loro presenza rispettivamente in questa e nella precedente gara delle 5 Valli. Farsi tante ore di viaggio per una prova promozionale non è da tutti. Sono contento di averli visti partire felici della gara.

martedì 19 agosto 2008

Weekend a Parenza

domenica 10 agosto 2008

CO - VI prova criterium CSI alle 5 Valli

Se qualcuno crede che le gare score con partenza in massa siano banali e che si giocano più sulla prestanza atletica e sulla capacità di inseguimento degli avversari che sulle doti orientistiche, ha perfettamente ragione. Ma non ha partecipato alla gara delle 5 Valli. Innanzitutto il fatto di avere più percorsi in base alle categorie subbivide i concorrenti già alla partenza. La gara poi pone da subito diversi problemi relativi alla scelta del percorso. Alla fine nessuno della M21-34 avrà scelto il percorso che a detta del tracciatore era il migliore.
Io scelgo di inerpicarmi da subito verso le lanterne più alte e faticose del tracciato, ma invece di affrontare il loop in senso orario, lo affronto in senso contrario. E forse questo è stato il più grave errore della gara. Non fondamentale certamente, ma con una classifica così corta, è stato tale da far perdere quei due tre minuti che alla fine mi sarebbero tornati utili, almeno nel confronti con il Daves ed il Fasani. Perchè il Dario ed il Mattia in super forma dopo essersi dopati di quell'orienteering di terza generazione che va sotto il nome di O-maraton erano imprendibili quest'oggi.
Perdo altri minuti ad inerpicarmi dalla 4 verso una 13 che richiedeva un attraversamento del fiume che io faccio troppo in basso e mi trovo in estrema difficoltà a risalire fra buche, rovi ed un terreno molto sconnesso ed insidioso. Alla fine mentre vado a fare l'ultimo loop controllo spesso il cronometro, in quanto il tempo limite di 1h e 30' non è poi così lontano.
Intanto con due prove dalla fine del criterium ci sono attualmente Daves e Fasani appaiati in testa alla classifica del criterium con 67 punti. In fuga rispetto al resto del gruppo, ma con un Dario che promette battaglia con i suoi 54 punti ed un risultato in meno. Egli può quindi sfruttare tutti i punti che metterà a segno da qui alla fine al contrario dei due fuggitivi che potrebbero dover rinunciare alla loro peggior prestazione.

Classifica M21-34 :

1 DARIO PEDROTTI 1:16:44 - 20 pti
2 MATTIA VALENTINELLI 1:18:08
3 LORENZO FASANI 1:18:48 - 18 pti
4 SILVANO DAVES 1:23:44 - 15 pti
5 ALESSIO RODLER 1:23:57 - 14 pti
6 ANDREA SANTINI 1:25:43
7 EDDY SANDRI 1:26:10 - 13 pti
8 LUIGI LEROSE 1:38:26
9 DANIELE JABR 2:00:03

Classifica provvisoria Criterium CSI 2008 (*)

DAVES SILVANO 67 pti 2 scarti
FASANI LORENZO 67 pti 1 scarti
SANDRI EDDY 60 pti 2 scarti
PEDROTTI DARIO 54 pti 3 scarti
SANDRI MATTEO 50 pti 2 scarti
MIORI DAVIDE 47 pti 3 scarti
BERTOLDI NICOLA 47 pti 2 scarti
MURER MARTIN 40 pti 4 scarti
RODLER ALESSIO 38 pti 3 scarti
TRENTIN EMANUELE 38 pti 3 scarti
SCHUSTER ALEXANDER 33 pti 4 scarti
TAMANINI DAVIDE 25 pti 4 scarti

(*) la classifica non è ufficiale e potrebbe contenere degli errori, ma più o meno ci siamo.


domenica 3 agosto 2008

Varena e Melère x ricominciare!

Dopo la 5 giorni di orienteering in terra slovena mi ritrovo con le gambe rotte e molto appesantite. Quindi riduco gli allenamenti di corsa sperando di vedere passare le infiammazioni muscolari. Per non perdere la confidenza con bussola e carta, tuttavia, è doverosa qualche garetta ferragostana.
Fa al caso la gara promozionale di Varena, una score interessante e divertente, utile allenamento per affinare la velocità nelle scelte di percorso e nella corsa ( che forse non era il caso di perfezionare con questo stato di forma). La partenza in massa con obbligo di raggiungere il punto k prima di iniziare la gara è alquanto particolare. E crea sicuramente qualche problema in quanto costringe tutti ad incanalarsi in una lunga fiumana per poi bloccarsi alla prima lanterna. La mia scelta, non essendo riuscito a stare con i primissimi al pronti e via è quella di raggiungere la seconda lanterna del giro prescelto, spostando la n. 6 come penultima prima della 20 obbligatoria ultima e del finish. Per raggiungere la lanterna 4 ( la mia prima) la scelta non è proprio delle più felici e finisco fuori carta, salvo accorgermi subito dell'errore. Andando alla lanterna vedo già quelli che saranno i vincitori di giornata involarsi a grandi falcate verso le punzonature seguenti. Io proseguo per la mia strada e soprattutto con il mio passo e faccio tutte le lanterne in salita senza grossi problemi. A fare la seconda metà di gara in discesa, invece, il dolore al polpaccio si fa più vivo e quindi rallento il mio incedere, facendomi raggiungere e superare da alcuni avversari. Dopo aver trovato con un po' di fortuna la lanterna n. 6 che era stata posizionata sbagliata, arrivo al traguardo con il Fabietto che riesco a tenere dietro con non poca fatica in volata. Sono 10° assoluto, secondo della mia categoria anche se parecchio distante dal primo. Ma ci saranno tempi migliori! Per intanto mi concedo un buon piatto di pasta prima di scappare a Ziano a festeggiare assieme a Girardelli con uno spettacolo rock. Il rientro in nottata dal passo Manghen è stato molto suggestivo.


Dopo due giorni di ulteriore riposo si riparte per Merele. Questa volta sono i campionati italiani CSI a caratterizzare la giornata. La gara si rivela già dalla partenza interessante. Ci sono Pagliari e Pin Roland che vanno a dominare la classifica assoluta. Ci sono poi anche gi amici-avversari della 5 gg. di Slovenia Lerose e Jabr. Oltre naturalmente ai numerosi avversari CSI, da Matteo a Daves, a Fasani. Con la new entry Daniele Meneghel che alla fine vincerà il titolo di campione italiani CSI che prima di lui fù di Turra, suo compagno di società.
La gara, valida anche come gara del campionato veneto, è piacevole e tecnica. La prima parte si articola lungo un costone bianco, in cui la velocità è limitata abbastanza dal sottobosco sporco. E questo si traduce nel dover scendere e salire spesso a trovare sentieri decisamente più veloci. Alla prima lanterna ho una piccola esitazione trovando in zona punto un sentiero non segnato in carta. Altra errorino nell'uscire dalla 5 dove prendo per qualche decina di metri una strada sbagliata. Alla 7 finisco con la faccia in mezzo ad una ragnatela e per qualche istante non ci vedo più. Alla 12 ripiglio Daniele Meneghel, che partito tre minuti dopo di me, mi aveva raggiunto e subito seminato, tanto correva, andando alla lanterna 4. Mi sento quindi rincuorato dal fatto che sto facendo una buona gara. Collaboriamo nelle lanterne successive, con lui che mi sfugge nelle tratte veloci e sulle strade asfaltate ed io che riesco con un po' di affanno a ripigliarlo e superarlo sulle scelte più tecniche. Finché andando alla 16 egli ingrana la quarta e lascia le mie stanche membra a corricchiare fra strade e prati. Alla fine taglio il traguardo con un 57:00 decisamente buono. A meno di 13 minuti da Daniele Pagliari ( 44:16), ma soprattutto a 4' 35'' dal titolo italiano che rimane in casa Pavione.