sabato 29 settembre 2007

Distracted by others competitors?

A volte durante una gara di orienteering capita di trovarsi assieme ad altri concorrenti e questo crea molte distrazioni e rischi di errore.
Ieri sera ero in Sella con Roby e Vetrix (la Giadina) per un allenamento (att: pdf da 5,3 Mb). Abbiamo fatto alcune lanterne assieme e non riuscivo più a tenere il contatto con la mappa. Ho dovuto fermarmi ed aspettare che scomparissero dalla mia vista per riprendere la corsa. Chiaramente in gara non l'avrei fatto. Avrei piuttosto cercato di aproffittare dell'esperienza del mio avversario per guadagnare minuti preziosi. Ma è sempre un rischio. Come ad Aviano, dove nel tentativo di inseguire due veloci ragazzi primierotti mi sono trovato su un punto che non era il mio e senza neppure sapere dove fossi!
Queste considerazioni mi vengono dalla lettura di un articolo intitolato "Distracted by others competitors?" pubblicato su okansas.blogspot.com - Daily thoughts about orienteering
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1 commento:

Andrea Segatta ha detto...

Ciao Eddy
hai aperto un post molto interessante.
L'influenza di altri concorrenti delle gare di Orienteering è un fattore che occorre saper controllare bene.
Personalmente amo fare le gare da solo, e quando incrocio qualcuno che so essere della mia categoria cerco di estraniarmi dalla situazione. Diverso è il discorso in zona punto: nei pressi della lanterna, se si è in "compagnia" di altri atleti e si è nei dintorni della posizione esatta è inevitabile dare un'occhiata a quello che fa l'altro. Questo è il motivo per cui viaggiare in "treni" accelera e non di poco i tempi di gara.
Ben diverso è il discorso quando l'inseguiemento dell'atleta diventa una tattica di gara e nella mia pur non pluriennale esperienza orientistica ho avuto modo di vedere TANTE ma TANTE volte inseguimenti ad atleti forti che avevano dello scandaloso. Mi chiedo quale sia il divertimento che provano quei concorrenti dato che il piacere dell'orientamento è proprio trovare la lanterna. Se la trova qualcun altro per te che gusto c'è?
La cosa più incredibile è come la formazione delle griglie di partenza abbia condizionato MOLTE gare importanti come campionati nazionali o coppe Italia. Quando le griglie molto strette e un atleta molto forte (spesso straniero) che partiva per ultimo ha risucchiato tutto quanto davanti a se. Si vedeva un treno di più persone all'arrivo che formava l'ordine di classifica con distacchi praticamente pari all'intervallo di partenza.
Almeno nelle gare importanti il gap fra i partenti dovrebbe superare i 5-6 minuti, anche a costo di allungare le partenze.