domenica 9 settembre 2007

CO - Campionati Italiani Long & Relay - SUBBIACO ROMA

Questo weekend si sono disputati i campionati italiani di orienteering nella specialità long ed in quella relay.


All'appuntamento della stagione il mio team, il Panda Oreinteering Team Valsugana, risponde in massa ed organizza, riuscendo a riempirlo, un intero bus. Si va in lazio, sulle montagne di Subbiaco e precisamente sul monte Livata. Partiamo verso mezzogiorno ed arriviamo nel camping che ci ospita solo in tarda serata.
Il sabato ho la possibilità di scoprire di persona le caratteristiche del terreno laziale. Sicuramente molto diverso da quello proposto appena la settimana precedente dal Bezzi (ZP) a Marileva 1400. Un terreno particolarmente veloce, con boschi puliti e molte carbonaie. E questi sono più o meno gli unici particolari che appaiono su una cartina 1:10.000 che sembra studiata per una 1:15.000. Non rimane che orientarsi con le curve di livello. Cosa siano e a cosa servano queste righe che imbrattano tutte le carte da orientamento mi è sempre stato ostico da capire. Ma qui finalmente capisco la loro utilità e cerco di utilizzarle, come suggeritomi durante il viaggio di andata da Valer.
La gara in MB va via bene ed arrivo al traguardo, dopo neanche 50’ veramente contento e soddisfatto della gara. Non fosse che appena un paio di minuti dopo arriva al traguardo Federico Sbetta che segna un incredibile 39' 18'' che mi lascia sconfortato. Alla fine comunque non saranno in molti a battere il mio tempo e mi classifico quarto dietro a Federico, Dario e Luca Macchiavelli.

La scommessa è vinta! Infatti nei giorni precedenti Dario mi aveva sfidato dicendomi che avrebbe vinto, infliggendomi più di 8' di distacco. Il verità non aveva calcolato:
1. la presenza di un sempre fortissimo Sbetta;
2. il mio ottimo stato di forma psico-fisico di questo periodo.
Non mi resta che farmi offrire la cena vinta.


Va in ogni modo detto, che a discapito di una bella gara, senza errori vistosi, qualche sbavatura l'ho commessa. Al via ad esempio, non fidandomi delle mie capacità, scendo verso il prato per aver più visibilità. Purtroppo nel prato non si riesce a correre a causa di un brulicare di sassi e ciottoli. Essendo poi sceso troppo mi tocca faticare per ritornare in quota per andare a punzonare. Avevo detto che mi impegnavo a cercare di leggere le curve di livello, non che le sapevo leggere! Risultato: lascio sul campo almeno 2' di troppo alla prima lanterna. Alla 7 poi commetto un’altra imprecisione ed attacco la lanterna da una collinetta sbagliata. Perdo circa 40''. La 9 l’attacco dalla strada, ma entro verso la lanterna tardi e un po' di difficoltà in zona punto, lasciando lì almeno 2'. In ogni caso un attacco diretto sarebbe stato alquanto rischioso e avrebbe potuto farmi lasciare sul terreno molti più minuti. L'errore della gara arriva invece alla lanterna 11. Corro assieme a Roberto e questo in qualche modo mi distrae e sbaglio a contare le chiazze gialle da attraversare ed arrivo in quella prima. Fortunatamente è lo stesso Roberto che di ritorno dalla sua lanterna mi dà la dritta per andare alla mia. Perdo tuttavia almeno 2'30''.


La serata si scende a Jenne per le premiazioni e la cena. Abbiamo così l'occasione di sorbirci 2 ore e mezza di premiazioni, con svarioni e strafalcioni del presentatore a iosa. Penso che ogni orientista abbia rimpianto la mancanza di SteGal, il nostro MITICO speaker. E poi un'altra ora di coda per la cena.
E alla fine della giornata SUPER FESTA DEI 18 ANNI di ELENA culminata con l'ormai donna a cantare sul palco le canzoni dei Nomadi con la posa del miglior Vasco (mani in tasca ed la disinvoltura di un cantante navigato). Neppure Ema, il nostro super attore, avrebbe saputo fare di meglio.


La giornata seguente mi attende una nuova long. Il percorso infatti della gara a staffetta risulta più lungo di 210 m e con un dislivello maggiore di 115 m rispetto alla long del giorno prima. Qualche cosa non mi torna! Ma non è un grosso problema, salvo per una grande e dolorosa vescica sotto il piede destro che non mi permette di sfruttare la mia poderosa falcata (ogni tanto una cazzata si può anche sparare). Io tuttavia, al contrario della Laura Scaravonati, sono più magnanimo nei confronti dei miei pochi lettori e quindi evito di mettere le foto dei miei piedi su questo blog.
Allora cominciamo dalla sveglia all'alba, colazione veloce e poi si prepara il borsone. Fin qui nulla di strano, salvo che, poi, al momento di salire in pullman (ora stabilita di partenza 8.30 ed io mi presento alle 8.29) non trovo più nessuno, ne pullman, ne pandughi. Se ne sono andati senza di me, destinazione gara! Non è che la squadra mi stia mandando un messaggio subliminale: Eddy, forse è meglio che ti ritiri dall'orienteering! Che poi, forse, non avrebbero tutti i torti.
In barba a tutti riesco comunque ad arrivare in zona gara e a partire. Faccio una gara discreta, ma nulla di più. Non riesco a mantenere un ritmo gara come il giorno precedente. Corro 35' più lento al kms. Ma il piede mi duole e non mi permette di andare al massimo. La gara comunque corre via bene e fino al punto spettacolo (la lanterna 12) sono con gente molto più forte di me: tipo Dipa e Zarfati. Poi un lapsus, una svista, perdo la concentrazione o, sarebbe meglio dire, la testa e mi disperdo nel bosco alla ricerca della lanterna 185, la mia quattordicesima e terzultima. 9' 32'' su un punto da 2' massimo. Un errore importante che mi impedisce di dare il cambio a Federico assieme a dei buoni e veloci trenini.
La gara nel complesso è buona. Vanno bene anche i miei compagni di batteria 2F7 e il BeatoPaolo. Alla fine ci piazziamo in una dignitosissima 13 piazza in 3h 46' 45'', centrando in pieno gli obbiettivi che ci eravamo preposti (bhe, in verità obbiettivi particolari non ne avevamo. L'importante era arrivare! In tal senso siamo andati anche oltre quanto sperato con tre staffette pulite su tempi perfettibili, ma in linea con le nostre capacità e senza errori gravi)


E' stata una due giorni intensa e fruttuosa. Mi ha lasciato molti momenti gioiosi, ma anche tanta stanchezza, fra gare e lunghissime trasferte.

3 commenti:

mengamar ha detto...

me sa che te vol robarghe el posto al galletti.
Però devo dir che te si propri brao a descriver la to gara, manca solo la descrizione punto x punto modello Giovannini.
Te po solo migliorar!

Ciao

Stefano ha detto...

Posto aggiudicato! Appioppato! Tuo! Ce l'hai! :-)
Libero, libeeeeerooooo, sono liberoooooooooo...

Marco: dì la verità che ti vuoi liberare di me dopo la performance della playstation... :-)

Eddys ha detto...

Ma che state dicendo?
Stegal è INSOSTITUIBILE!
Ne abbiamo avuto la conferma a Subbiaco con un improbabile speaker che cannava tutti i nomi, persino quelli dei famosissimi elite.
E poi chi se non lui conosce nomi, vita, morte e miracoli di tutti, proprio tutti gli orientisti?
Anche se ... vedremo domenica perchè un nuovo speaker potrebbe fargli veramente concorrenza! Stiamo a vedere Gian all'opera con il gelato (così si chiama in gergo il microfono) anzichè con le a lui più congeniali scarpette chiodate.